Milano, 3 febbraio 2015 - I tassisti sono di nuovo sul piede di guerra. Dov’è la novità, penserete voi? Vero, la situazione non si è mai tranquillizzata. Negli ultimi giorni, però, la tensione è salita ancora una volta sopra il livello di guardia. Per una serie di motivi. Uno in particolare. Sul web circolano le bozze del disegno di legge sulla concorrenza che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane: secondo le indiscrezioni, la riforma potrebbe favorire i noleggiatori con conducente, eliminando l’obbligo di ritorno in rimessa per ricevere le chiamate e abrogando il vincolo della territorialità. La lettura di tanti padroncini è tranchant: Ncc come taxi, liberalizzazione totale. Con un retropensiero: il Governo vuole favorire la start-up Uber, che punta tutto sui contatti via smartphone.
Tanto basta agli artigiani del volante per risalire sulle barricate. E se alcuni sindacati buttano acqua sul fuoco (Federtaxi in testa), altri invece cavalcano i malumori. In queste ore, tanto per fare un esempio, la Uiltrasporti sta distribuendo volantini in cui preannuncia una serie di assemblee informative per il Primo maggio, cioè in concomitanza con l’inaugurazione dell’Expo, in tre punti nevralgici: aeroporto di Linate, polo fieristico di Rho e stazione Centrale. Tre location scelte non a caso, con la prospettiva di un blocco totale delle auto bianche nel giorno più importante del 2015. Ovviamente, siamo ancora in una fase preliminare. E non è detto che l’iniziativa vada in porto, anche perché pare altamente improbabile che Prefettura e Commissione di garanzia sugli scioperi diano il via libera. Una cosa è certa: i tassisti sono in subbuglio, e già nelle scorse settimane si è andati vicini a blocchi selvaggi in stile maggio 2014. Del resto, argomentano i duri e puri, il giro di vite annunciato otto mesi fa dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, si è visto solo a metà: continuano i controlli della polizia locale sul fronte degli abusivi Uber Pop, ma d’altra parte l’applicazione è ancora attiva a Milano nonostante sia stata più volte definita «illegale» dai vertici istituzionali.
Intanto, ieri pomeriggio è partito il tavolo tecnico in vista dell’Esposizione universale: alla riunione hanno partecipato i delegati delle sigle più rappresentative, gli amministratori dei radiotaxi e i dirigenti comunali di settore, con l’obiettivo di stilare una serie di proposte da consegnare poi all’assessore Pierfrancesco Maran. Per ora nulla di fatto, mancano dati certi su cui ragionare. Scartati in partenza sconti per famiglie e tariffe fisse sulle tratte Centrale-Expo e Duomo-Expo, si sta discutendo di doppie guide e allungamento dei turni per far fronte a un incremento stimato di 9mila corse.
di Nicola Palma