MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Tangenziali, una trappola infernale: svincoli pericolosi e autovelox spenti

Assago, è allarme dopo l’incidente che ha distrutto una famiglia

Rozzano, incidente mortale in tangenziale

Rozzano, incidente mortale in tangenziale

Milano, 8 dicembre 2020 - La pericolosità delle tangenziali milanesi è ormai nota a tutti. Ma negli anni nulla è stato fatto per renderle più sicure, anzi la situazione è peggiorata. All’indomani del tragico incidente nel quale è stata distrutta una famiglia di ecuadoriani residenti a Milano, si riaccendono le luci sulle problematiche di uno dei principali nodi autostradali d’Europa, che gira intorno a Milano incrociando le principali arterie: A1, A4, A7 e A8. Sulle tangenziali milanesi vige da oltre dieci anni il limite di velocità di 90 chilometri orari. Un limite che esiste solo sulla carta.

Solo l’immettersi nelle carreggiate è spesso un incubo: all’ingresso gli automobilisti devono dare immediatamente gas per “allontanarsi” dai mezzi che sfrecciano a velocità notevolmente superiore al consentito. Per non parlare di quei tratti di strada dove ingressi e uscite sono uno dopo l’altro e i flussi di macchine si incrociano a velocità pericolose. Scene quotidiane da prima corsia, che sarebbe quella lenta. Come scene quotidiane si presentano agli occhi dei pendolari quando si trovano di fronte agli incidenti: ogni giorno se ne verifica più di uno, spesso con feriti gravi e talvolta anche mortali.

In tutto questo scenario, ancora più imbarazzanti sono gli autovelox installati in una decina di punti. Nessuno è in funzione ormai da anni. Quindi tutti liberi di correre, tranne quando in strada c’è una pattuglia della polizia stradale (fortunatamente gli agenti sono presenti spesso). Il dramma di sabato sera che ha lasciato sull’asfalto tre vittime, a quanto riferito dalla Polstrada sarebbe stato provocato da un tamponamento: una Bmw che viaggiava molto probabilmente a velocità superiore al consentito ha centrato un’auto che pare stesse rispettando i limiti.