Tamara Ecclestone offre 6 milioni a chi le riporta i gioielli rubati

Dopo il furto del secolo in villa Ecclestone a Londra, ancora introvabile il bottino di gioielli per 25 milioni di sterline. E la proprietaria fissa la "taglia"

Tamara Ecclestone, 38 anni

Tamara Ecclestone, 38 anni

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Sei milioni di sterline a chi ritrova il suo tesoro. Tamara Ecclestone, l’ex modella unica erede dell’immortale Bernie, boss dela Formula Uno, secondo la Bbc ha offerto una ricompensa da capogiro - più di 7 milioni di euro - per ottenere la restituzione dei suoi gioielli da 25 milioni di sterline che le furono rubati tre anni fa e sono ancora introvabili. Per il clamoroso furto del secolo nella villa londinese della Ecclestone, nel cuore della City, sono già stati condannati tre italiani che stanno scontando nelle carceri inglesi pene da 8 a 11 anni di reclusione.

Nel dicembre 2019, nel giro di dieci giorni, la banda ripulì, oltre a quella di Ecclestone, anche le lussuose abitazioni dell’allora allenatore del Chelsea Frankie Lampard e quella del defunto patron thailandese di un’altra squadra della premier inglese, il Leicester. Nei giorni scorsi, stando alla Bbc, in un’intervista Tamara Ecclesone si è detta disponibile alla maxi “taglia“ da 6 milioni di sterline pur di rientrare in possesso dei suoi gioielli che valgono quattro volte tanto. L’ex modella ha detto che stava offrendo la ricompensa "in stile Mel Gibson dal film Ransom" per riavere i suoi preziosi (ma in quel caso il riscatto era per il rapimento di un figlio). Ecclestone si è impegnata a coprire "felicemente il 25% del valore di tutto ciò che la polizia è in grado di recuperare".

Il problema è che il bottino è sparito da tre anni insieme al quarto uomo della banda, da allora imprendibile. In cella, nel frattempo, sono finiti i lombardi Alessandro Donati e Alessandro Maltese, 43 e 44 anni, che hano anche confessato. E dopo di loro l’italo-slavo Jugolsav Jovanovic, 23enne ma di grande esperienza. Il capo degli “uomini d’oro“ però, che per la polizia inglese si chiama Daniel Vukovic ma in realtà sarebbe Alfredo Lidley (altro alias), un ladro di case vip anche a Milano, dal dicembre ’19 si è rifugiato in Serbia dove l’Alta Corte di Belgrado ha respinto per due volte, negli ultimi mesi, la richiesta di estradizione avanzata da Londra. Per i giudici belgradesi Vukovic-Lindley, che per loro si chiama Ljubomir Romanov, è un normale cittadino serbo che dunque non può essere estradato in Gran Bretagna.

Stando infatti al docufilm sulla vicenda mandato in onda nei giorni scorsi dalla Bbc, l’estradizione dalla Serbia del capo della banda degli uomini d’oro “Vucovic“ sarebbe stata rifiutata già un anno fa. A ottobre poi quella decisione era stata impugnata ma in seguito confermata sempre dall’Alta Corte della capitale serba a tutela del loro cittadino “Romanov“.

mail: mario.consani@ilgiorno.net

 

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