
L'evento alla libreria Alaska di Affori
Milano – “Io sono nata in Bovisa, nel 1967. A volte penso: se i miei maestri e professori non avessero creduto in me, cosa sarei diventata? Lo studio e la lettura mi hanno salvata. E vorrei che i libri fossero al centro delle vite di tutti. Che la scuola e la cultura tornassero a essere tra le priorità della politica. Ma anche noi cittadini, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte”. Ne è convinta Daniela Nicolò: 57 anni, redattrice di testi universitari, ha ideato l’iniziativa “Svuota la vetrina” (che è anche una pagina Instagram).

In cosa consiste? Nel comprare in blocco tutti i libri esposti nella vetrina di una libreria prescelta. “L’ispirazione è arrivata dopo che a Milano un “cliente misterioso" ha comprato tutti i volumi in esposizione alla Hoepli. Non ho idea di cosa l’abbia spinto a farlo. Però ho pensato: perché non farla diventare un’abitudine, per supportare le attività che promuovono la lettura? Voglio che se ne colga l’importanza, in un Paese che vedo sempre più imbarbarito”. Così ha acquistato i libri in vetrina, alla libreria “I baffi” di via Lepontina. E senza rendersene conto ha creato un effetto a cascata. “Tanta gente si è unita, i lettori si sono uniti: insieme, se ciascuno acquista anche solo un libro, si può ottenere un grande risultato”.
Quindi altre vetrine sono state “svuotate“: quella di “Antigone" di via Kramer. Poi, a Cantù, “Ibooks”. E nei giorni scorsi è stata la volta della libreria “Alaska”, ad Affori. Una libreria indipendente aperta il 18 dicembre del 2021 dalla Cooperativa Lia. “C’è una libraia fissa, poi noi tutti collaboriamo, a rotazione”, spiegano Federica Bordin e Francesca Iacono, tra i soci.

“Abbiamo scelto il nome “Alaska” perché siamo nella periferia nord, fuori dalle “rotte classiche". Il quartiere si è affezionato a noi”. E sono nati gruppi di lettura, partecipatissimi. Tra i lettori c’è Oriana Landoni, educatrice di scuola dell’infanzia, che ha voluto organizzare anche qui “Svuota la vetrina”: “Eravamo 21 persone, unite. È stato meraviglioso. Abbiamo voluto mostrare così la nostra vicinanza alla libreria. Ma non si dica che questi gesti sono una moda: sono un modo per diffondere cultura e dare linfa alle attività indipendenti”.

“È bello arrivare ovunque ci siano libri, anche nelle grandi strutture. I lettori – conclude Nicolò – hanno “colpito" in una sesta attività: “La fonderia“, a Osimo, vicino Ancona. Non mi stancherò di dirlo: leggiamo, sempre. I libri sono la difesa più potente”.