MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Le librerie salvate dai super lettori: “Non è moda, ma resistenza culturale”. Dilaga il fenomeno “Svuota la vetrina”

Milano, maxi acquisti dalla libreria Antigone all’Alaska. L’iniziativa (anche social) di Daniela Nicolò: “Il caso Hoepli mi ha ispirato. Ora siamo in tanti, la lettura ci salverà”

L'evento alla libreria Alaska di Affori

L'evento alla libreria Alaska di Affori

Milano – “Io sono nata in Bovisa, nel 1967. A volte penso: se i miei maestri e professori non avessero creduto in me, cosa sarei diventata? Lo studio e la lettura mi hanno salvata. E vorrei che i libri fossero al centro delle vite di tutti. Che la scuola e la cultura tornassero a essere tra le priorità della politica. Ma anche noi cittadini, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte”. Ne è convinta Daniela Nicolò: 57 anni, redattrice di testi universitari, ha ideato l’iniziativa “Svuota la vetrina” (che è anche una pagina Instagram).

Daniela Nicolò davanti alla sua libreria
Daniela Nicolò davanti alla sua libreria

In cosa consiste? Nel comprare in blocco tutti i libri esposti nella vetrina di una libreria prescelta. “L’ispirazione è arrivata dopo che a Milano un “cliente misterioso" ha comprato tutti i volumi in esposizione alla Hoepli. Non ho idea di cosa l’abbia spinto a farlo. Però ho pensato: perché non farla diventare un’abitudine, per supportare le attività che promuovono la lettura? Voglio che se ne colga l’importanza, in un Paese che vedo sempre più imbarbarito”. Così ha acquistato i libri in vetrina, alla libreria “I baffi” di via Lepontina. E senza rendersene conto ha creato un effetto a cascata. “Tanta gente si è unita, i lettori si sono uniti: insieme, se ciascuno acquista anche solo un libro, si può ottenere un grande risultato”.

Quindi altre vetrine sono state “svuotate“: quella di Antigone" di via Kramer. Poi, a Cantù, “Ibooks”. E nei giorni scorsi è stata la volta della libreria “Alaska”, ad Affori. Una libreria indipendente aperta il 18 dicembre del 2021 dalla Cooperativa Lia. “C’è una libraia fissa, poi noi tutti collaboriamo, a rotazione”, spiegano Federica Bordin e Francesca Iacono, tra i soci.

Federica Bordin e Francesca Iacono della libreria "Alaska"
Federica Bordin e Francesca Iacono della libreria "Alaska"

“Abbiamo scelto il nome “Alaska” perché siamo nella periferia nord, fuori dalle “rotte classiche". Il quartiere si è affezionato a noi”. E sono nati gruppi di lettura, partecipatissimi. Tra i lettori c’è Oriana Landoni, educatrice di scuola dell’infanzia, che ha voluto organizzare anche qui “Svuota la vetrina”: “Eravamo 21 persone, unite. È stato meraviglioso. Abbiamo voluto mostrare così la nostra vicinanza alla libreria. Ma non si dica che questi gesti sono una moda: sono un modo per diffondere cultura e dare linfa alle attività indipendenti”.

Oriana Landoni, lettrice che ha promosso l'ultima incursione milanese
Oriana Landoni, lettrice che ha promosso l'ultima incursione milanese

“È bello arrivare ovunque ci siano libri, anche nelle grandi strutture. I lettori – conclude Nicolò – hanno “colpito" in una sesta attività: “La fonderia“, a Osimo, vicino Ancona. Non mi stancherò di dirlo: leggiamo, sempre. I libri sono la difesa più potente”.