REDAZIONE MILANO

Svolta in mensa Chi non paga non mangerà

Vita dura dal prossimo anno scolastico per chi non paga il servizio mensa: se non paghi non mangi. Votata in Consiglio comunale la delibera che mette mano al capitolato da inserire nella prossima gara pubblica per la gestione del servizio mensa scolastica da assegnare a breve. Fra le novità nel nuovo bando spicca il cambiamento sulla durata del contratto che passa da cinque a nove anni e si inserisce la possibilità per il concessionario di sospendere o addirittura interrompere il servizio mensa per chi non paga la retta mensile. "La decisione della possibile interruzione del servizio mensa per chi non paga – spiega l’assessore a scuola ed edilizia scolastica Rosetta Stavola (nella foto) – è un indirizzo politico di questa amministrazione che vuole azzerare la notevole morosità accumulata in questi anni". Morosità ingiustificata, secondo l’esecutivo politico, qualcuno vuole fare il furbo: "Il Comune da sempre è vicino alle famiglie in difficoltà. Le tariffe, infatti, sono divise in funzione alla capacità contributiva dell’utente comprese in più fasce che vanno dalla concessione del servizio a costo zero per i più bisognosi salendo poi per gradi in funzione all’Isee presentato fino a 5,23 euro per la fascia più alta. Nonostante le agevolazioni, però, c’è ancora chi non paga". Nelle nuove regole, dunque, spazio a decisioni drastiche per combattere i furbetti del ticket che hanno fatto registrare in questi ultimi anni una morosità di circa 280mila euro. " In caso di mancato pagamento – conclude l’assessore – il concessionario una volta accertata la volontà, senza ragioni specifiche, di non pagare da parte dell’utente, può procedere alla sospensione o all’interruzione del servizio mensa. Una decisione quest’ultima da prendere di concerto con l’amministrazione comunale".

Stefano Dati