Superstrada Vigevano-Malpensa: ripescata a sorpresa dal Ministero

Colpo di scena: il progetto stralcio bocciato dal Tar è coerente e Roma invita ad approfondire le opere di mitigazione

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di Francesco Pellegatta

Il Ministero sorprende tutti e rimette in pista il progetto della superstrada. Se la vicenda della Vigevano-Malpensa fosse un romanzo di certo sarebbe un giallo, tra colpi di scena e un finale imprevedibile. Il 28 settembre scorso, infatti, la Commissione tecnica di verifica Via e Vas del Ministero della Transizione Ecologica ha licenziato un documento che attesta la coerenza tra il progetto stralcio della superstrada bocciato dal Tar a gennaio dell’anno scorso e il progetto preliminare, risalente al 2008. Per intenderci: a suo tempo il Tribunale amministrativo aveva bloccato la realizzazione dell’opera motivando con l’assenza della nuova valutazione di impatto ambientale sul progetto definitivo, cioè ragionando nell’ottica di una non coerenza tra i due progetti. Presupposto che ora pare definitivamente caduto. Nel decreto ministeriale, infatti, si legge: "Sussiste una sostanziale coerenza del progetto definitivo "Accessibilità Malpensa - Collegamento tra la strada provinciale ex SS 11 Padana Superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, con variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto della SS 494 Vigevanese da Abbiategrasso fino al nuovo ponte sul Ticino, stralcio da Magenta a Vigevano. Tratta A e tratta C, con il progetto preliminare approvato con la Delibera CIPE n.8 del 31 gennaio 2008". Stando a quanto si legge i dubbi sono pochi. Toccherà poi alla società proponente (Anas), "trasmettere il progetto esecutivo e la documentazione ai fini dell’avvio della procedura di Verifica di attuazione dell’opera". E tutte le prescrizioni alle quali il piano per la Vigevano-Malpensa ancora non si è conformato? Rimandate a "fasi successive" e in particolare alla fase di progettazione esecutiva. Nel contempo il Ministero ha invitato ad "approfondire e contestualizzare" le cosiddette opere di mitigazione ambientale, da concordare con Regione Lombardia e i Parchi. L’ennesimo colpo di scena in una vicenda che non smette di far discutere. Anche perché, nei mesi scorsi, pareva che il vecchio progetto fosse stato cestinato per sempre, nonostante il commissariamento arrivato prima dell’estate. Commissariamento contro il quale i Comuni di Cassinetta e Albairate, insieme al comitato no-tang, preparano un ricorso al Tar che verrà presentato entro fine mese. I soggetti in gioco hanno incontrato i rispettivi legali nella serata di martedì e il discorso è inevitabilmente caduto anche sull’ultimo decreto del Ministero: "Studieremo con calma il documento ma è chiaro che da Roma l’intenzione è quella di portare avanti l’opera – ha spiegato il neo sindaco di Cassinetta, Domenico Finiguerra -. Di fatto sana con un artificio il vizio che la volta scorsa aveva consentito il ricorso al Tar. Chiederemo conto di quanto sta accadendo ai referenti politici del Movimento 5 Stelle".

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