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Milano, studenti protestano ad Assolombarda: "Meloni e Confindustria ci rubano il futuro"

I gruppi studenteschi si preparano per il No Meloni Day del 18 novembre in 35 piazze italiane: “Puntiamo a superare i 150 mila manifestanti”

Milano, studenti protestano ad Assolombarda: "Meloni e Confindustria ci rubano il futuro"

Mercoledì a Milano un gruppo di studenti ha manifestato davanti alla sede di Assolombarda, l’associazione regionali degli industriali, contro lo sfruttamento dei giovani lavoratori e contro l’alternanza scuola-lavoro. Nello striscione che hanno esposto si leggeva “Governi e Confindustria ci avete rubato il futuro, ce lo riprendiamo. Scuola, diritti, reddito”.

I giovani, uniti nel Coordinamento dei collettivi studenteschi, hanno già manifestato in diverse occasioni negli ultimi mesi a seguito della morte di alcuni stagisti impegnati proprio nell’alternanza scuola-lavoro. Appena due giorni fa, i comitati studenteschi hanno annunciato alla mobilitazione per il corteo del No Meloni Day.

L’occupazione della sede di Assolombarda, hanno scritto gli studenti, è stata decisa perché “è il luogo simbolo dello sfruttamento e degli interessi condivisi tra governo e ricchi. Questo governo parla di sicurezza solo per negare il diritto di protesta o di soccorso a chi scappa dalla guerra”.

“Se fossero davvero interessati alla nostra sicurezza – si legge nel comunicato – allora abolirebbero l'alternanza scuola-lavoro, responsabile della morte di tre studenti in meno di un anno e dello sfruttamento gratuito di tuttə noi; aumenterebbero i soldi pubblici destinati all'edilizia scolastica, visto che al momento le scuole ci crollano addosso.

“Siamo stanchə di avere a che fare con un governo ed un sistema che rappresenta solo i ricchi e che mette i profitti davanti alle vite delle persone. I legami tra la Meloni e Confindustria non ci stupiscono perché sono l’effetto di una linea politica che già apparteneva ai governi precedenti. Chi è al potere continuerà ad agire per conto di chi devasta il nostro pianeta con la guerra e il cambiamento climatico, e il restante 99% verrà lasciato indietro”.

Proprio venerdì prossimo gli studenti manifesteranno in tutto il Paese per una scuola più giusta. In quello che è stato già denominato No Meloni Day – in riferimento alla presidente del Consiglio - oltre 35 piazze saranno invase da giovani studenti con l'obiettivo di superare i 150mila studenti scesi a manifestare lo scorso anno.

“Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Firenze, Bologna e così via da nord a sud per il No Meloni Day”, ha dichiarato Alice Beccari, responsabile comunicazione dell'Unione degli Studenti. “Anche se noi non scendiamo in piazza esclusivamente contro il governo Meloni”, specifica Beccari. “Quest'anno scendiamo in piazza contro questo governo e le nostre rivendicazioni di basano su cinque pilastri: diritto allo studio, stop all'alternanza scuola lavoro, benessere psicologico, più rappresentanza e più diritti per gli studenti e le studentesse".

Ad appoggiare l'iniziativa dell'Uds, Link coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Action Aid, Fiom, Flc, Legambiente, Libera contro le mafie e Non Una Di Meno.