Stramilano oltre il record dei 60mila

Mai tanti iscritti in 48 edizioni. La Fidal: aiuteremo l’Atletica Riccardi

Foto di gruppo al 38esimo piano di Palazzo Lombardia per il team della Regione

Foto di gruppo al 38esimo piano di Palazzo Lombardia per il team della Regione

Milano, 23 marzo 2019 -  La Stramilano 2019 ha stracciato il tetto dei sessantamila iscritti, record assoluto in 48 anni di storia. Un esercito che domattina partirà scaglionato, gli amatori da piazza del Duomo – alle 9 i podisti della 10 chilometri, alle 10 i ragazzi della Stramilanina – e la mezza maratona alle 10.30 da piazza del Cannone.

Gli atleti si sfidano a correre i 21,097 km possibilmente in meno di 59 minuti e 12 secondi, il tempo da battere stabilito nel 2016 dal keniota James Mwanj Wangari. Ma finire il tracciato, o migliorare la propria prestazione, è la sfida per i runner della domenica, mai così numerosi, mentre il mondo dei professionisti vive un momento non facile: ieri, durante la presentazione della stracittadina a Palazzo Cusani, il comitato lombardo della Fidal ha risposto all’appello dell’Atletica Riccardi (la società che ha lanciato Filippo Tortu, primatista italiano dei 100 metri), che rischia di chiudere per mancanza di fondi: la federazione le metterà a disposizione un esperto di marketing per cercare nuovi sponsor. Come sempre, per far spazio alla corsa nel cuore della città, i percorsi dei bus e dei tram subiranno variazioni tra le 6 e le 13.30 e la fermata Duomo del metrò resterà chiusa fino alla fine della manifestazione.

Ai nastri di partenza della Half Marathon ci saranno anche il sindaco Beppe Sala e Attilio Fontana, presidente della Regione che schiera una squadra di 100 dipendenti con la maglietta “La Lombardia che corre”. Sul fronte più prettamente atletico, i favoriti tra gli uomini sono Frederick Moranga, già vincitore nel 2017, e Jairus Birch, specialista dei 3.000 siepi che ha scelto la Stramilano per esordire sulla distanza della mezza maratona, mentre tra gli azzurri le attese si concentrano sul 23enne Lorenzo Dini, allenato da Stefano Baldini. Tra le donne c’è molta aspettativa su Lucy Wambui Murigi, già vincitrice nel 2014 e campionessa in carica di corsa in montagna 2018, e su Priscah Jeptoo, argento in maratona ai Mondiali e alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Tra le italiane, le speranze si concentrano su Elena Romagnolo.

 

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