Un pacchetto di quattro giorni di presidio davanti ai cancelli di via Buonarroti. Lo hanno deciso i lavoratori di Siae Microelettronica e della controllata Sm Optics, che da ormai un anno attraversano una difficile trattativa con il rischio di pesanti esuberi, della delocalizzazione del reparto produttivo, oltre alla messa in vendita di Sm. "Facendo seguito a quanto era stato deciso durante l’ultimo sciopero del 3 luglio, i lavoratori proseguono la mobilitazione per protestare contro il crescente ritardo nel pagamento degli stipendi", hanno spiegato le Rsu. Che hanno così proclamato i quattro giorni di sit in. Gli addetti della società, leader nel settore delle telecomunicazioni, hanno iniziato ieri. Continueranno domani e poi ancora la settimana prossima martedì e giovedì, sempre dalle 12,30 alle 15. Una nuova protesta che si aggiunge alle decine di giornate tra scioperi, cortei, audizioni in commissione regionale e in Comune. Già nei mesi scorsi, il personale aveva lamentato ritardi negli stipendi, nell’erogazione della 13esima e versamenti differenziati tra azienda e controllata e anche tra impiegati e operai.
Ancora una volta l’amministrazione è tornata a ribadire la sua vicinanza ai dipendenti di una delle aziende più grandi del Nord Milano, con quasi 800 addetti complessivi. "La mia solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Siae Microelettronica e Sm Optics, che vivono da tempo nell’incertezza e subiscono ogni mese enormi ritardi nei pagamenti delle spettanze – ha commentato l’assessore alle Attività produttive Andrea Arosio –. Ora, se dovessero arrivare finanziamenti e fondi pubblici, non possiamo esimerci da chiedere che prima di tutto siano garantite l’occupazione e la dignità dei lavoratori, anche attraverso un’erogazione puntuale delle mensilità". Laura Lana