Con una mail inviata nel cuore della notte, il professore di Diritto penale Gian Luigi Gatta si sfila dalla corsa per il rettorato della Statale di Milano. Salta così, con un colpo di scena, il secondo turno e si vola direttamente al ballottaggio tra Marina Brambilla e Luca Solari, che guadagna un’altra settimana di campagna elettorale e chiede un nuovo confronto pubblico con la sfidante, in testa con oltre 1.300 preferenze. Si voterà il 17 aprile dalle 9 alle 18 e il 18 aprile dalle 9 alle 14.
Al primo round Gatta si era classificato secondo, scelto dal 28% degli elettori: 754 i voti ponderati pari a 1.033 persone, tra docenti, personale, dottorandi e studenti. A “caldo“ aveva lasciato intendere una possibile convergenza ("compattando il fronte della discontinuità e del cambiamento") e quindi un possibile accordo con Solari (terzo con 544,75 voti). Che inizialmente non aveva escluso l’ipotesi. Ma ha tirato dritto: "Andrò al secondo turno e correrò da solo": questo l’annuncio che il professore di Organizzazione aziendale e direttore della scuola di Giornalismo Tobagi si preparava a dire ieri mattina, invitando a partecipare a una diretta web organizzata per comunicare la decisione. "Purtroppo, il prof. Solari, pur essendo arrivato terzo, non si è convinto in questi giorni a fare un passo indietro e ad unire le sue forze alle mie – scrive nella missiva inviata a mezzanotte e 28 minuti, che ha sparigliato le carte –. Non c’è la possibilità che io interpreti una candidatura unitaria della discontinuità rispetto all’attuale governance. Per questo mi ritiro", si legge ancora tra le righe: "In una competizione elettorale bisogna essere realisti, evitare personalismi, rispettare il responso delle urne e anche sapere uscire di scena. Lo faccio, sia chiaro, senza alcuna condizione e senza appoggiare alcuno dei candidati". Ai quali affida un compito: "Rendere coeso un ateneo diviso a metà, come mostra indiscutibilmente il risultato del primo turno". Torna al suo lavoro da professore: "MI ero candidato per fare il rettore, non mi interessano altri ruoli e condizioni – ripete a Il Giorno – non farò opposizione ma coscienza critica sì".
Ieri, in serata, prima del ritiro di Gatta, anche Marina Brambilla aveva scritto una mail a studenti, docenti e personale della Statale: "Sono qui, senza alcun interesse per accordi dell’ultimo minuto, ma limitandomi a ribadire gli impegni che ho preso in questi mesi con l’intera comunità del nostro ateneo". "Non mi riconosco in questo refrain tra continuità e discontinuità – sottolinea anche a Il Giorno – l’unica forma di continuità lineare di cui sono portatrice e di cui davvero mi importa più di tutto è quella dell’impegno e della dedizione alla nostra Statale, senza compromessi, ma con coerenza e trasparenza. E la sola discontinuità che considero essenziale è quella rispetto a una lunga stagione di divisioni che non mi pare abbiano più ragione d’essere". Si aspettava il ritiro di Gatta? "Evidentemente non sono riusciti a trovare un accordo tra loro, il mio punto di vista non cambia io proseguo con la mia campagna, continuerò a incontrare i colleghi", risponde Brambilla, di rientro dal polo di Lodi.
"Sono stati giorni non semplici,
con tante riflessioni differenti – commenta Solari –. Tanti come me hanno vissuto con molta sofferenza quello che è accaduto sei anni fa (con l’ateneo diviso a metà e la vittoria al ballottaggio per un pugno di voti, ndr). L’unica possibilità che vedevo, da parte mia, era entrare nella seconda fase con lo stesso progetto e spirito che avevo nella prima, rispondendo alla richiesta di cambiamento dei miei elettori. Mi auguro dieci giorni di vivace dibattito e di confronto aperto".