Statale, scelta libera dell’identità sui documenti in attesa del cambio di sesso

Un'identità “alias” per persone in transizione di genere

 Il rettore uscente dell’Università Statale Gianluca Vago

Il rettore uscente dell’Università Statale Gianluca Vago

Milano, 13 luglio 2018 - Un'identità “alias” per persone in transizione di genere, che stanno affrontando il percorso per cambiare sesso. Potranno utilizzare un nome differente da quello risultante dall’anagrafica dell’ateneo, in attesa che si completi il percorso legale e burocratico per ottenere l’effettiva variazione di nome sui documenti. Il regolamento è stato approvato dal Senato accademico dell’Università Statale di Milano, che allinea l’ateneo con altre istituzioni pubbliche che hanno aperto la strada, come ad esempio la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dove, sotto la presidenza Serracchiani, erano state approvato direttive amministrative per «assicurare piena libertà» a eventuali dipendenti regionali transgender.

Anche l’Università Bicocca di Milano, come altri atenei sparsi sulla penisola, ha previsto la possibilità di una “identità alias” per gli studenti che vogliono intraprendere un percorso di transizione del proprio genere. Il provvedimento, spiega l’Università Statale, «riguarda tutte le componenti dell’ateneo che abbiano avviato un percorso di transizione di genere, opportunamente documentato da uno psicologo». Il regolamento, rivolto a studenti, personale tecnico e amministrativo, ricercatori, docenti e assegnisti, «ha la finalità di promuovere il riconoscimento dei diritti della persona al fine di eliminare situazioni di disagio e forme di discriminazioni legate al sesso, all’orientamento sessuale e all’identità di genere». Dal prossimo anno accademico, quindi, in Statale verrà attivata una procedura amministrativa che prevede la possibilità di acquisire “un’identità alias”, ovvero utilizzare un nome differente da quello risultante dall’anagrafica dell’ateneo, in attesa che il percorso della rettificazione di attribuzione anagrafica di sesso porti al rilascio di una documentazione definitiva.

Le richiesta verranno raccolte dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni che avvierà una pratica per ottenere un badge con cognome, nome alias e matricola universitaria, un account alias e, ove necessario, una targhetta identificativa sulla porta dell’ufficio in cui presta servizio che indichi il nome di elezione. «Il regolamento - conclude la Statale - prevede per tutti coloro che intervengono nel procedimento l’obbligo alla riservatezza nel trattamento dei dati sensibili».

 

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