Il Comune vuole le stanze dei culti: sì a spazi multiconfessionali

Il Comune “sposa’’ il progetto già realizzato a Torino, Bologna e Ferrara

stanze culti

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Milano, 28 aprile 2018 - In arrivo le «stanze del silenzio e/o dei culti». Il Comune ha appena “sposato’’ il progetto già realizzato a Torino, Bologna e Ferrara e ha patrocinato un convegno in programma il 17 maggio dalle 9 nella Sala Alessi di Palazzo Marino in cui si parlerà proprio della realizzazione di questi luoghi multiconfessionali, ma aperti anche a laici e atei, in spazi di proprietà comunale ma non solo. La firma sulla delibera che patrocina il convegno porta il nome dell’assessore alla Partecipazione, il radicale Lorenzo Lipparini, che spiega: «Il nostro obiettivo è creare stanze del silenzio e/o dei culti non in un contesto cimiteriale. L’identikit di questi spazi sarà definito nel corso del convegno del prossimo 17 maggio. Un convegno organizzato dal Gruppo nazionale di lavoro per la stanza del silenzio e/o dei culti e da Socrem (la società per la cremazione di Milano), con il patrocinio del Comune. Vogliamo individuare degli spazi che possano essere utilizzati da cristiani, ebrei, musulmani ma anche dagli aderenti allo Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, come luoghi per il raccoglimento e per per funzioni religiose o laiche. Spazi che possano servire soprattutto ai fedeli dei culti che non hanno altri luoghi di incontro in città».

Lipparini prevede che uno degli usi principali di queste stanze del silenzio e/o dei culti sarà quello per le cerimonie funebri laiche: «Nei cimiteri cittadini ci sono già stanze per questo utilizzo, ma sono fredde, brutte e per nulla comode. Naturalmente, però, la finalità ultima di questo progetto è dar vita anche a esperienze di convivenza tra religioni diverse, iniziative multiconfessionali che creino un clima di dialogo e di confronto tra fedeli molto lontani tra loro quanto a convinzioni religiose». Incontri tra musulmani ed ebrei, ad esempio, sulla convivenza in Italia e in Medio Oriente tra fedi diverse. Incontri di cui le stanze del silenzio e/o dei culti aspirano a diventare il luogo ideale.

Il convegno del 17 maggio si intitola «Laicità, spiritualità e istituzioni: la stanza del silenzio e/o dei culti come strumento d’integrazione tra istituzioni e comunità». Nella sede del Comune si confronteranno esponenti di varie confessioni religiose e i protagonisti delle esperienze di stanze del silenzio e/o dei culti che sono state già realizzate in altre città italiane. Come accennato sopra, si parlerà della Stanza di Ferrara, del Pantheon della Certosa del cimitero di Bologna, della Casa delle Religioni di Torino e dello Sportello di Fine Vita. Esperienze in cui cristiani, musulmani, ebrei, buddisti ed atei hanno frequentato gli stessi luoghi. Certo, quasi sempre in ore e giorni diversi. Ma qualche volta anche insieme. All’insegna del dialogo.

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