Spediti quintali di aiuti raccolti in pochi giorni

Di ritorno i mezzi trasporteranno adulti e bambini attesi dai familiari a Milano e hinterland

In soli due giorni, da tutte le case di riposo della Fondazione Mantovani sono stati raccolti 30 quintali di donazioni. Sabato mattina, dopo aver riempito due camion, da Arconate hanno viaggiato verso la frontiera con l’Ucraina dove sono stati consegnati per aiutare un ospedale. La Fondazione Mantovani insieme alle case famiglia del Gruppo Sodalitas – presenti in tutto l’hinterland e nel capoluogo – ha avviato giovedì scorso una raccolta straordinaria di materiale igienico e sanitario a favore della popolazione colpita dalla guerra. Nel giro di poche ore, sono stati raccolti oltre 30 quintali di merci, portati dagli operatori e dai familiari dei residenti delle Rsa: beni alimentari, vestiario e medicinali, di cui c’è un gran bisogno per soccorrere i civili sotto assedio. "È stato un modo concreto per sostenere quanti vivono nel dolore e nella paura, soprattutto i bambini e gli anziani, i più indifesi e fragili", sottolineano dalla Fondazione Mantovani. Nel tardo pomeriggio di domenica, la spedizione è arrivata a Porubne, cittadina romena sul confine ucraino. La squadra, composta da 4 volontari, ha viaggiato in condizioni non facili, con oltre un metro e mezzo di neve. I pacchi saranno inviati all’ospedale di Cernivtsy e anche ai campi profughi più vicini alla guerra, dove ci sono i feriti. Il viaggio continua. "Nel ritorno si aiuteranno alcune donne e bambini a fuggire dall’Ucraina e raggiungere i familiari", annuncia la Fondazione. A Sesto il gruppo Sos ha raccolto oltre 100 chili di pasta, 70 di medicinali e 800 scatole di cibo a lunga conservazione. Laura Lana

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