
"Spaccio e prostituzione in via Benedetto Marcello"
La premessa è netta: "La zona di Benedetto Marcello risente da anni di fenomeni di illegalità: spaccio, vendita abusiva di cibo e prodotti contraffatti, sfruttamento della prostituzione". Non è finita. "Si assiste anche a fenomeni di dispersione dei rifiuti, inciviltà diffusa, scarso rispetto dei beni pubblici, utilizzo improprio delle aree giochi". È un quadro sconfortante quello che emerge dalla mozione approvata dal Municipio 3 sulla strada a poche decine di metri da corso Buenos Aires. Ma nel documento approvato dal “parlamentino’’ c’è anche un lungo elenco di proposte che hanno come obiettivo la riqualificazione di via Benedetto Marcello.
La prima richiesta è di procedere con i lavori di restyling della strada già previsti nel Piano delle opere pubbliche del Comune e di monitorare gli esiti dell’avviso pubblico comunale “Piazze aperte per ogni scuola“, in collaborazione con le associazioni e i comitati di quartiere. Sì, perché secondo il Municipio 3 "il tema della sicurezza deve essere declinato, oltre che con interventi delle forze dell’ordine, anche in ottica di prevenzione, favorendo l’associazionismo delle realtà di quartiere e nuovi spazi di socialità per gli studenti in grado di costituire presidi sociali e senso di comunità".
In fondo è la stessa linea illustrata dal sindaco Giuseppe Sala lo scorso 2 ottobre, quando ha nominato l’ex capo della Polizia Franco Gabriele suo consulente alla Sicurezza, sì, ma anche alla Coesione sociale. Due concetti che sia per il primo cittadino che per il superpoliziotto devono procedere di pari passo. Una linea che viene ripresa anche in un’altra delle richieste illustrate dal Municipio 3 nella mozione: "Realizzare in via Benedetto Marcello, in collaborazione con la Prefettura e con la Questura, un presidio fisso delle forze dell’ordine e dei servizi sociali". Alla fine si torna sempre lì, al presidio del territorio, alla presenza di agenti delle forze dell’ordine e di personale comunale che possano far sentire i cittadini meno soli davanti alle forme di criminalità o di degrado che imperano quando la presenza dello Stato e del Comune non c’è. Non a caso il “parlamentino“ propone anche una maggior presenza degli agenti della Polizia locale. Tra i punti del documento, c’è un’idea che dovrebbe essere già una norma, ma di fatto spesso non viene applicata e favorisce bivacchi e degrado: "Interdire l’ingresso dei tre parchi giochi presenti in via Benedetto Marcello agli adulti che non accompagnino bambini, a norma del vigente Regolamento del Comune".
Una regola che dovrebbe impedire ai tanti immigrati che frequentano la zona di occupare le aree verdi e i parchi giochi e di impedirne l’utilizzo ai residenti del quartiere. Una regola che esiste sulla carta, ma dove sono i vigili urbani che dovrebbe farla rispettare?
M.Min.