
Sos piano sosta Parcheggi cari e introvabili
SESTO SAN GIOVANNI
"Un piano della sosta pro residenti? Per noi non è così". Lo dice il neonato comitato dei cittadini del quartiere Rondò-Torretta, che ha contestato da subito la riorganizzazione – e l’aumento – dei 5.100 posti a pagamento. L’obiettivo dell’amministrazione era proteggere gli stalli dai pendolari e dal traffico di attraversamento. Nella realtà dei fatti, però, anche i sestesi faticano. Nonostante i correttivi e il pass, anche quello nuovo che con 48 euro ha esteso la validità su tutta la città. "L’obiettivo dichiarato è poco credibile stando a modalità e risultati. In particolare si sono istituite nuove zone destinate alla sosta a pagamento dotate di nuove tariffe, dividendo in alcuni casi anche le precedenti zone in due ambiti, ognuno dotato di differenti ticket". Il tutto ha reso più difficile trovare un parcheggio libero non a pagamento. "Chi, non volendo o non potendo spendere soldi per il parcheggio, usa i pochi stalli di sosta bianchi rimasti scatena una guerra tra poveri". Eppure, secondo il comitato, per favorire gli abitanti sarebbe bastato clonare il modello milanese "con riserva di posti a titolo gratuito riservati ai residenti". Un quartiere molto frequentato il Rondò Torretta tra la piscina scoperta, il Carroponte, il campo Dordoni, il mercato del sabato. "Osservando diverse soluzioni, abbiamo appurato che i parcheggi in prossimità di servizi pubblici, come le Poste, non sono mai a pagamento: a Sesto gli utenti hanno pagato per un anno prima che questa riflessione arrivassero a farla in Comune". Un piano, insomma, "vantaggioso per il privato e iniquo per i sestesi che, con buona pace, dovranno continuare a pagare non più fino alle 18,30 ma ora fino alle 19,30 per parcheggiare nella città e persino nella via in cui vivono".
La.La.