Sorpresa urne, ma Del Gobbo ci spera

A Magenta l’ex sindaco tenterà il colpo al ballottaggio contro Salvaggio. Ed è caccia a voti e apparentamenti

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di Graziano Masperi

Il giorno dopo l’ufficializzazione del ballottaggio tra Luca Del Gobbo ed Enzo Salvaggio i due candidati sono già a caccia di voti e apparentamenti. Quali sono i possibili scenari che si prospettano a Magenta? Un possibile apparentamento potrebbe essere quello della lista di Silvia Minardi, grande sconfitta da questa tornata elettorale, con Salvaggio. Le liste Progetto Magenta e Next Magenta potrebbero sostenere il candidato del centrosinistra che, ricordiamo, ha ottenuto 3325 voti (31,22%) contro i 5057 (47,48%) di Del Gobbo. Un buon numero di voti arriverebbero per Salvaggio dagli elettori di Silvia Minardi con l’esclusione di Viviamo Magenta e Magenta in salute proposte dal sindaco Marco Ballarini il cui sostegno non ha portato bene alla professoressa del Quasimodo che si aspettava ben altro.

Minardi ha ottenuto, con quattro liste, 1915 voti, pari al 17,98%. L’altro scenario potrebbe essere quello di un sostegno diretto delle due liste di Silvia Minardi proprio al candidato favorito Luca Del Gobbo. A quel punto i giochi sarebbero fatti. Da capire in cambio di cosa Minardi dovrebbe garantire questo sostegno. Certo che Del Gobbo avrebbe preferito vincere subito al primo turno evitando l’ansia di altre due settimane di fuoco, e non solo meteorologicamente parlando. I numeri sono dalla sua parte. Ben difficilmente il già due volte sindaco di Magenta, si lascerà sfuggire questa occasione. Ha dalla sua un elettorato forte che lo considera veramente l’unico in grado di riportare Magenta ai livelli che merita. Ma, si sa, l’astensionismo può giocare brutti scherzi e da qui al 26 giugno tutto può succedere. "Chiedo agli elettori un ulteriore sforzo – ha detto – Tornate a votare e noi non tradiremo la fiducia".

Sulla Minardi ha aggiunto: "Noi abbiamo parlato di contenuti, come le liste di Salvaggio. Loro hanno fatto una campagna elettorale completamente sbagliata. Voto zero a chi l’ha gestita". Non perde la fiducia Salvaggio: "Sapevamo che Luca era l’uomo da battere, ma non è riuscito a vincere facile al primo turno come molti pensavano. Torneremo in strada a parlare e a cercare di convincere i magentini". A pesare anche le 212 preferenze (1,99%) per Munib Ashfaq, candidato per La Nuova Italia: "Il messaggio che abbiamo lanciato non è stato recepito, ma non ci fermiamo. Continueremo a lavorare". E le 142 (1,33%) di Francesco Anile per Rifondazione Comunista: "Volevamo semplicemente dimostrare che ci siamo anche noi. Non abbiamo praticamente fatto campagna elettorale, ma il nostro partito continuerà a lottare per i diritti dei più deboli e dei fragili".

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