"Situazione troppo grave e siamo solo a gennaio"

Anna Gerometta, presidente dell'associazione Cittadini per l'aria, critica le misure anti inquinamento attivate solo dopo 6 giorni di superamento dei limiti di pm10. Propone di bloccare il traffico motorizzato inquinante e investire nel trasporto pubblico. Sottolinea la necessità di migliorare il servizio dei mezzi pubblici e di incentivare l'utilizzo di Area B. Ritiene tardive le misure attuali e sconcertata dalla mancanza di iniziativa delle istituzioni.

"Situazione troppo grave e siamo solo a gennaio"

"Situazione troppo grave e siamo solo a gennaio"

"Abbiamo sistemi tecnologici che ci consentono di prevedere gli “accumuli di smog“. Perché intervenire quando la situazione è drammatica e non prima che si arrivi a questo?". Lo domanda Anna Gerometta, presidente dell’associazione Cittadini per l’aria, commentando il via alle misure temporanee anti inquinamento di primo livello previste dalla Regione dopo il sesto giorno consecutivo di superamento dei limiti di pm10.

Cosa propone?

"A questo punto l’emergenza è talmente grave che per pulire l’aria occorrerebbe bloccare il traffico motorizzato inquinante. Senza contare che bisognerebbe aggiornare il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (Pria), mirato a ridurre le emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente. Potrebbe tradursi nell’investire sui mezzi di trasporto pubblico, per esempio".

A proposito di trasporto pubblico locale, il Comune evidenzia un aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici e una diminuzione degli ingressi di mezzi motorizzati privati in Area B e Area C. Un fatto positivo?

"Se aumenta l’utilizzo dei mezzi pubblici, a maggior ragione bisognerebbe fornire un servizio migliore. Invece ci sono tante segnalazioni su frequenze ridotte ed esistono ancora zone della città, soprattutto in periferia, collegate al centro (o comunque a luoghi di interesse o di interscambio) solo da una linea di bus. Con autobus che mediamente passano ogni 20 minuti. Così non va bene perché non si incentivano le persone a lasciare a casa l’auto".

E su Area B che dice?

"Area B è una potenzialità straordinaria per la città ma oggi sprecata. Bisogna mettere fine alle deroghe e dare spazio ai mezzi pubblici con corsie preferenziali – che ne aumenterebbe la velocità diminuendo i costi – e dare spazio alla mobilità davvero non inquinante: bici, percorsi a piedi, cargo bike".

A questo punto, ritiene tardive le misure anti inquinamento?

"Altroché. È una follia attivare il provvedimento dopo 6 giorni di sforamento dei limiti, sarebbe stato efficace attivare delle misure preventive molti giorni fa. Così avremmo evitato l’emergenza. Il valore limite delle polveri sottili (il “muro“ è a 50 microgrammi di Pm10, ndr) non si può superare per più di 35 volte all’anno, noi siamo già a “metà pacchetto“ e siamo solo a fine gennaio. Mi lascia sconcertata la mancanza di iniziativa da parte delle istituzioni. All’estero non sarebbe così".

Che intende?

"Anni fa un amico danese mi spiegò che una violazione dei limiti della qualità dell’aria avrebbe determinato, nel suo Paese, scuse pubbliche del ministro competente. Non pretendo questo. Ma la sistematica violazione delle norme ambientali dovrebbe indurre a riflessioni".

Marianna Vazzana

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