SIMONA BALLATORE
Cronaca

Si gioca (di più) con la Matematica: la carica dei tremila alla Bocconi. E aumentano le studentesse iscritte

Si sfidano ragazzi dalla prima media all’ultimo anno di università, ma anche appassionati e professionisti "Un’iniziativa che abbatte i tabù: non ci sono solo formule, qui ci si diverte e si impara pure a sbagliare"

In gara anche adulti appassionati (per la categoria “Grande pubblico”) o veterani da podio (per la categoria “Alta competizione”)

In gara anche adulti appassionati (per la categoria “Grande pubblico”) o veterani da podio (per la categoria “Alta competizione”)

Milano – Alla prima edizione, 32 anni fa, gli sfidanti non arrivavano al centinaio, contando tutte le categorie. Quest’anno, nel campus della Bocconi, per la finale nazionale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici, si sono presentati in tremila, dalla prima media all’ultimo anno di università, più appassionati e professionisti (nelle categorie “Grande Pubblico” o “Alta Competizione”). E se 32 anni fa le studentesse erano una rarità, quest’anno ai blocchi di partenza - tra i 40mila giocatori di tutta Italia - erano la maggioranza: il sorpasso c’è stato, la matematica è sempre meno un tabù, anche se la battaglia culturale deve continuare per lasciarsi alle spalle gender gap e pregiudizi sulla “materia più ostica“.

"I Giochi matematici possono aiutare: danno una visione più ludica e divertente della Matematica, che non è per forza legata a una formula da imparare. Qui si mette alla prova il sentimento matematico, il ragionamento, la logica. Ed è un momento di aggregazione forte, che permette di stringere amicizie. Ci si sente anche meno soli nel condividere una passione che non avrà ancora i numeri del calcio ma che sta crescendo sempre più", sottolinea Jacopo De Tullio, docente di Analisi matematica in Bocconi e vicepresidente del Centro Pristem, che organizza i Campionati Internazionali di Giochi Matematici. Sabato, tra partecipanti e accompagnatori, il campus di via Sarfatti contava più di settemila persone. E il tifo era da stadio.

"I partecipanti sono arrivati da tutta Italia e c’è stata anche qualche puntata estera: hanno partecipato alcune scuole italiane di Madrid e Istanbul", continua il professore. L’appuntamento era in contemporanea con le Olimpiadi di Matematica che si disputavano a Cesenatico, si è raggiunto così un accordo: anche in Romagna si è giocata una parte di finale. Al momento quindi c’è una classifica provvisoria “milanese“ dei vincitori, ma si intrecceranno i risultati per capire chi farà parte della squadra nazionale che andrà in Tunisia il 23 e 24 agosto, nella città di Mahdia, per la finalissima internazionale. "La Matematica apre tutte le porte, pure quelle del Vaticano", ricordano in Bocconi, pensando alla formazione di Papa Leone XIV e sperando che qualche giovanissimo matematico torni a casa con la medaglia al collo. "Comunque vada, la Matematica insegna anche a sbagliare e fa crescere la consapevolezza", conclude De Tullio.