Sfila la moda sostenibile Gli studenti firmano 50 abiti

L’Istituto Puecher in passerella, le creazioni realizzate con i tessuti di scarto delle aziende tessili

Sfila la moda sostenibile  Gli studenti firmano 50 abiti

Sfila la moda sostenibile Gli studenti firmano 50 abiti

di Roberta Rampini

I tessuti sono quelli di scarto, recuperati dalle aziende tessili. Il fascino e l’eleganza degli abiti sono quelli delle sfilate di moda, degni della passerella. Cinquanta abiti disegnati e realizzati nei mesi scorsi dalle studentesse e studenti del corso "Industria e artigianato per il Made in Italy - produzioni tessili sartoriali" dell’Istituto Puecher Olivetti di Rho saranno protagonisti venerdì prossimo alle ore 20.30, al centro sportivo "Sandro Pertini" di Cornaredo di una sfilata di moda. Si tratta dell’evento finale del progetto "Fashion Circus" finanziato da Fondazione Comunitaria Nord Milano con il bando "Inclusione giovani". "Si tratta di un progetto che abbiamo presentato qualche mese fa insieme alla cooperativa la Fucina e che la Fondazione ha sostenuto con un contributo - dichiara il dirigente scolastico Emanuele Contu - nei giorni scorsi abbiamo portato a Napoli dieci abiti e un gruppo di dieci studentesse nell’ambito di uno scambio che abbiamo fatto con l’istituto statale superiore Montalcini-Ferraris e partecipato ad una sfilata. Poi saranno loro a venire da noi. Si tratta di un progetto che ha impegnato le classi terze e quarte. E venerdì tutti potranno ammirare i risultati del loro lavoro. Oggi sono 140 gli studenti, in maggioranza ragazze che frequentano il percorso formativo di moda. Negli ultimi anni è quasi raddoppiato il numero degli iscritti: siamo passati da cinque classi nel 2019-2020 a nove classi nel prossimo anno scolastico".

Tutti gli abiti disegnati e realizzati hanno come leitmotiv l’arte circense con tutta la sua maestosità. Il sottotitolo della sfilata è "per una moda ecosostenibile" perché, come spiega Francesco Capasso, docente del laboratorio di moda, "i vestiti sono stati realizzati con tessuti che abbiamo recuperato da aziende del settore. Le ragazze e ragazzi hanno iniziato a fare i primi bozzetti a gennaio e poi li hanno realizzati in laboratorio - spiega - alla sfilata di venerdì porteremo tutti gli abiti e saranno le stesse studentesse a fare da indossatrici". Le fasi del progetto sono state immortalate dal fotografo Guido Maria Ratti che ha saputo cogliere la passione e l’impegno delle studentesse.

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