Severi-Correnti occupato: "Prendiamo i nostri spazi". E la preside denuncia. Programma alternativo

Previste “lezioni“ sulla guerra in Palestina e sul processo di Ilaria Salis. Porta bloccata prima dell’alba, per il personale aperto un ingresso secondario.

Severi-Correnti occupato: "Prendiamo i nostri spazi". E la preside denuncia. Programma alternativo

Severi-Correnti occupato: "Prendiamo i nostri spazi". E la preside denuncia. Programma alternativo

di Marianna Vazzana

Severi-Correnti occupato. L’istituto di via Alcuino 4, tra corso Sempione e CityLife, è in mano agli studenti da ieri mattina: all’apertura, una cinquantina di ragazzi ha annunciato l’occupazione, che è la prima del 2024 in una scuola milanese. Striscioni, fumogeni, distribuzioni di volantini con le ragioni del gesto hanno aperto la giornata. Prima conseguenza: la preside ha sporto "regolare denuncia", come conferma la Questura, e sospeso le lezioni. Al momento non si sa per quanto tempo l’occupazione andrà avanti. Stando a quanto appreso, prima delle 8, docenti e personale scolastico sono entrati nella scuola da una porta secondaria dato che la principale era bloccata dai ragazzi del plesso che è formato dal liceo linguistico Severi e dal professionale Cesare Correnti, con in tutto circa 1.500 alunni. Tra gli striscioni appesi, quello con la scritta "La nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità", srotolato su una finestra della facciata. Da subito sono iniziati momenti di autogestione con vari corsi e tornei.

I motivi della protesta? Sono scritti su una nota dei promotori, tra cui il Collettivo Severi-Correnti. In primis "abbiamo deciso di occupare prima della co-gestione, che era stata proposta da una parte del corpo docenti, perché la maggior parte di loro l’ha usata per prevenire un’eventuale occupazione. Non ci vogliamo piegare a questi compromessi: per una settimana ci riprendiamo i nostri spazi, affrontiamo tematiche che scegliamo noi e autogestiamo la scuola in modo egualitario tra noi studenti".

In programma la realizzazione di murales e momenti per approfondire tematiche politiche come “Palestina“, il “caso Dax“, Davide Cesare, ventiseienne assassinato a coltellate il 16 marzo 2003, il processo a Ilaria Salis a Budapest, la storia dell’anarchico Pinelli. Previste anche lezioni su “come riconoscere una molestia“. Tra le attività sportive e pratiche: torneo di calcio popolare, autodifesa femminile, laboratori di freestyle e di ciclofficina. Il programma con gli orari è stato stilato per ora fino a domani ma gli sviluppi dell’occupazione dipenderanno dal livello di adesione tra gli studenti nei prossimi giorni. Ieri alle 17 si è svolta un’assemblea per definire come procedere.

Sulla nota, tra le motivazioni si legge poi che "se poniamo lo sguardo al di fuori delle mura scolastiche non possiamo non notare che la nostra generazione sta vivendo un periodo storico in cui il conflitto sociale e politico nelle scuole è molto basso. Questo ha causato un progressivo appiattimento del pensiero critico tra i giovani". Ancora, "in questo contesto, noi giovani ci troviamo a dover fare i conti con tragiche prospettive climatiche e lavorative". Scrivono poi di "un malessere generale nel nostro istituto, alimentato da dinamiche autoritarie". Attacco pure per "la presenza sempre più frequente della polizia a scuola". I promotori precisano infine di aver deciso di occupare solo una parte della scuola, "lasciando uno spazio ai professori, al personale Ata e alla dirigenza. La parte non occupata è composta dal corridoio che circonda l’aula magna, a cui sarà possibile accedere attraverso l’entrata di via Procida, che sarà sempre aperta. Chiediamo quindi di rispettare gli spazi occupati e di non invaderli".

Il Severi-Correnti aveva aperto la strada alle occupazioni nel 2022, quando le “invasioni“ a scuola coinvolsero 26 istituti della città. Stessa situazione lo scorso anno, quando l’edificio fu occupato dagli studenti il 6 febbraio.