
Sette colpi in dieci giorni Finisce l’incubo di Tigotà
In coppia si avvicinavano al negozio prescelto, sempre della stessa catena, a bordo di un’autovettura di piccole dimensioni. Poi uno entrava, minacciava la cassiera con una pistola e si faceva consegnare il denaro che si trovava nella cassa. L’altro aspettava fuori, senza scendere dal veicolo per essere pronto alla fuga insieme al complice che tornava con bottino.
Hanno colpito sempre e solo negozi Tigotà, mettendo a segno sette rapine in dieci giorni. In manette sono finiti due italiani di 50 e 42 anni, residenti a Cormano e Paderno Dugnano: il gip di Monza ha disposto per la coppia la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico con l’accusa di rapina a mano armata. Nel tour criminale tra l’hinterland, il capoluogo e la Brianza, la banda è riuscita a impossessarsi di una cifra complessiva di circa 5.300 euro. Un tour de force serrato, che li aveva portati a compiere una rapina in media ogni due o tre giorni nel mese di gennaio: il 13 gennaio in un Tigotà di Desio, il 16 a Paderno Dugnano, il 18 a Garbagnate Milanese, il 20 a Milano in via Farini, il 21 a Senago, il 22 a Nova Milanese e l’ultima volta il 23 gennaio a Muggiò, quando sono stati arrestati in flagranza di reato. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Monza ed è stata eseguita dalla sezione operativa della Compagnia di Desio e della Tenenza di Paderno. La modalità investigativa che ha visto l’analisi di tutte le telecamere poste ai varchi stradali delle città e oltre alle immagini, che sono state estrapolate dai circuiti di videosorveglianza delle attività commerciali e delle zone limitrofe: questo ha permesso di ricostruire nel dettaglio gli episodi, la tecnica criminale e soprattutto di trovare pieno riscontro nell’ultimo colpo, quando la coppia è stata arrestata dai militari di Desio a Muggiò, sempre in uno dei punti vendita della nota catena di negozi. In quella circostanza si è anche appurato che le sette rapine contestate fossero di tipo "scenico": la pistola, che veniva usata per minacciare le commesse e svaligiare la cassa dei negozi, è risultata infatti priva del tappo rosso.
L’azienda e i collaboratori hanno poi ringraziato con un comunicato i Carabinieri per l’operato.
Laura Lana