LAURA LANA
Cronaca

Sesto vede il traguardo: 100mila abitanti

Ex Falck, Marelli e Vulcano porteranno 18mila residenti in più nell'ex Stalingrado d'Italia

Le aree ex Falck

Sesto San Giovanni (Milano), 24 marzo 2021 - Con la trasformazione delle aree dismesse e con la riqualificazione di quelle più piccole all’interno della città, Sesto sfonderà il tanto sognato traguardo dei 100mila abitanti. Per la precisione, la stima del nuovo Piano di Governo del Territorio parla di 102mila residenti, contro gli 82.400 di oggi. "Uno sviluppo armonico se si guarda al vecchio Pgt che dava come trend 101mila abitanti, partendo dal dato di 81mila di tessuto consolidato. Quello scenario, però, non si è mai attuato a causa di strumenti rigidi e di una visione e progettualità poco concrete - spiega l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. Inoltre, prevediamo un incremento del 10% dei city users: significa indotto, consumi, nuove occasioni. È questa la scommessa sull’attrattività della Sesto del futuro prossimo". Oggi i dati rilevati restituiscono un quadro complessivo di spostamenti dovuti a motivi di studio e lavoro, che coinvolgono circa 62mila city users: il 36% in entrata, il 38% in uscita e il 25% interessati da una mobilità interna al comune. Le previsioni insediative della variante al Pgt stimano una crescita della popolazione di addetti compresa tra 24 e 29mila unità: il delta dei 5mila è rappresentato dal numero di studenti dell’università legata al San Raffaele2. Oltre al polo formativo, c’è poi l’incremento determinato - per circa l’80% - dall’attuazione del piano Falck e della parte relativa alla Città della Salute e della Ricerca. Quello sanitario resta infatti il grande volano della Sesto di domani, con la previsione di insediamento di ben tre Irccs: Istituto Tumori e Neurologico Besta sulle ex acciaierie, MultiMedica sulle ex Marelli e, appunto, il San Raffaele2 in via Trento. Solo i piani attuativi in itinere cubano 14.700 persone, poi ci sono gli ambiti di trasformazione che potrebbero portare altre 3.400 unità, fino ad arrivare al saldo finale di 102mila abitanti. Ex Falck, Marelli, area Vulcano, ma si ridisegnano anche ambiti più piccoli oggi dismessi che stanno all’interno dei quartieri della città già costruita, come l’ex Enichem al Restellone, il sito delle Pompe Gabbioneta in viale Casiraghi tra la Rondinella e il Rondò e la Cava Melzi. "Uno degli obiettivi principali è la rigenerazione urbana, la vivibilità degli spazi e la valorizzazione delle attività economiche e degli assi commerciali". L’indice di edificabilità generale sarà di 0,7 metri quadri con premialità che, in determinati piani, possono portare a un incremento, "ma sempre nel segno della sostenibilità e dell’interesse pubblico per riqualificazione e funzioni". Su 11,7 chilometri di superficie complessiva, quella urbanizzata sarà l’83,85% (il consumo di suolo), mentre quella agricola o naturale il 14,40% (poco meno di 1,7 chilometri) aumentabile fino al 20% con le ipotesi di nuovo sviluppo del verde urbano sulle aree in trasformazione.