Un ritrovo là dove il sogno sta prendendo corpo, a un anno dalla posa della prima pietra. Nel fine settimana di festa per i 40 anni della cooperativa Punto d’Incontro, i riflettori sono su Casa Eden, il futuro centro per pazienti con autismo dell’Adda Martesana. Lavori avanti tutta e cordata di sostegno sempre più folta attorno ai pionieri: la cooperativa groppellese e la fondazione Bfz dell’imprenditore vapriese Franco Baroncini e della moglie Zina, che, perduti entrambi i figli, hanno destinato al progetto i beni di famiglia. Sul palco, con tanti ospiti, anche un "motivatore" speciale, Paolo Berlusconi, vapriese d’adozione. Il progetto costa denaro, l’appello è al portafogli. E va soprattutto ad aziende e imprenditori. Lo sprone di un Berlusconi nuovo partner e coach: "Baroncini mi ha coinvolto, ne sono felice:. Ancora oggi ho più progetti che ricordi. Non faccio chiamate alle armi, ma un appello sì. Ciò che si sta costruendo è importantissimo, serve l’aiuto di tutti. Mi rivolgo soprattutto alle aziende. Io farò la mia parte". In vista cene ed eventi benefici. "Io ci sarò - spazio per qualche battuta - nel ruolo, lo dico già, di barzellettiere. Del resto, buon sangue non mente".
L’evento per fare il punto sui lavori di Casa Eden, che prende forma sulle ceneri del vecchio cinema parrocchiale di Vaprio, è stato il momento centrale della tre giorni di festa. Sul palco Vittorio Caglio, fondatore e anima della Punto d’Incontro, il presidente della cooperativa Vincenzo Baioni e naturalmente l’applauditissimo Baroncini. Con la moglie, ormai qualche anno fa, scelse di finanziare un grande progetto benefico. Nel nome di Barbara e Furio, i due figli perduti. Un atto generoso "particolarmente significativo - commenta Baioni, presidente della coop - se si pensa cha Barbara, che fu nostra utente per anni, non era autistica.
La famiglia ha donato e basta. In risposta a un bisogno". Un omaggio all’imprenditore anche dal sindaco Marco Galli. "Il suo impegno ci fa comprendere che ciascuno può fare la differenza". Poi don Sergio Ghisoni, il parroco, e per Anffas Martesana Wanda Tedesco. Casa Eden costa di soli muri 5 milioni di euro, in parte finanziati dalla Fondazione, in parte dai bonus. Serve di più. Si potrà partecipare con versamenti e acquistando una delle tessere di un mosaico in ceramica all’ingresso. A presentare il modello di gestione Giuseppe Passarello, già capo staff al cdd per autistici Van Gogh di Inzago. È stata la storica dell’arte Simona Bartolena a illustrare invece “Dillo con l’arte“, concorso di idee per un’installazione in facciata. Poi il direttore dei lavori Rocco Capennì per lo stato dei cantieri e la chiusura nell’autunno 2025. La festa continua. Stasera workshop per bambini e adolescenti e una serata in musica a tutto swing con il team del Vintage Roots.