ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Senago, omicidio Tramontano: il ricordo due anni dopo. “Non solo per Giulia, per tutte le donne”

Commemorazione davanti alla panchina rossa collocata nel parco di via Pacinotti: la 29enne era al settimo mese, fu uccisa dal fidanzato, condannato all’ergastolo nel processo di primo grado

La vicesindaca Tania Salamone nel parco vicino alla casa di Giulia Tramontano

La vicesindaca Tania Salamone nel parco vicino alla casa di Giulia Tramontano

Senago, 29 maggio 2025 – "Sono passati due anni dalla tragica e orribile morte di Giulia Tramontano e Thiago, ma siamo qui con le stesse difficoltà. Due anni fa, all’indomani del femminicidio, eravamo in questo parco gremito di persone, oggi ricordiamo quell’evento che ha segnato profondamente la comunità di Senago e non solo, anche il nostro Paese. Abbiamo scelto questo luogo perché il ricordo di Giulia e Thiago, come vuole anche la sua famiglia, deve essere una testimonianza concreta per dire basta alla violenza contro le donne. Purtroppo ci sono state altre Giulia e tante altre donne vittime di violenza. Questo non significa che dobbiamo arrenderci, anzi non dobbiamo tacere e non dobbiamo dimenticare".

Così martedì scorso, il sindaco di Senago, Magda Beretta, ha spiegato il senso della commemorazione fatta accanto alla panchina rossa del parco pubblico di via Pacinotti. Non un parco qualunque, ma lo stesso di due anni fa, lo stesso dell’anno scorso.

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Il parco, infatti, si trova a poche centinaia di metri dall’appartamento di via Novella dove Giulia Tramontano, 29 anni, al settimo mese di gravidanza, viveva con il fidanzato Alessandro Impagnatiello, che l’ha uccisa con 37 coltellate. Organizzata dal Comune di Senago e dalla Comunità Pastorale San Paolo Apostolo, la commemorazione è stata l’ennesima occasione per dire basta alla violenza sulle donne ma anche per ricordare l’impegno del Gruppo di lavoro Giulia e Thiago che in questi due anni ha organizzato eventi e progetti per sensibilizzare la comunità. Al termine della commemorazione la vicesindaca Tania Salamone ha posato un mazzo di fiori sulla panchina.

"Il prossimo impegno del nuovo Gruppo di Lavoro sarà organizzare di un concorso letterario - conclude il sindaco - e poi c’è la Casa di comunità che sta sorgendo in via Leonardo da Vinci e sarà pronta a gennaio 2026. Qui oltre ai servizi di base previsti dal Decreto Ministeriale, ci saranno spazi e servizi dedicati alle donne e ai bambini e sarà intitolata proprio a Giulia".

Sul fronte giudiziario, invece, il prossimo 25 giugno si aprirà il processo d’appello ad Impagnatiello, reo confesso, condannato all’ergastolo lo scorso novembre dalla Corte d’Assise di Milano. Le legali dell’ex barman già nell’arringa finale, avevano parlato della "condotta grossolana" tenuta dall’uomo nel delitto che "mal si concilia" con quella "immagine di scacchista, pianificatore e stratega" ricostruita dall’accusa e accolta dai giudici in primo grado. Secondo le legali devono essere escluse le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.