"Qualche nodo è venuto al pettine dopo due anni di giubileo o di semi-giubileo, ma temevo peggio: abbiamo avuto 24 alunni respinti su 1.200. Il 2% di bocciati. Solitamente sono una dozzina". Così si chiude ufficialmente l’anno scolastico al liceo scientifico Volta, una delle prime scuole a terminare i suoi 45 scrutini (in molte le operazioni sono ancora in corso e in alcuni casi, come al Bottoni, sono state rallentate anche dai seggi). Gli studenti che dovranno ripete l’anno sono quasi tutti concentrati al biennio. Gli esami “riparatori“ al Volta, il 29 agosto, non saranno pochi, ma subito dopo la seconda prova di maturità (in quinta sono stati tutti ammessi agli esami) si parte con i corsi di recupero. "Faremo un test subito dopo e, se lo si passa, il 29 agosto sarà una pura formalità", spiega Squillace. Scrutini in corso al liceo Brera, dove i non ammessi agli esami sono 19, di cui nove non stavano frequentando più e hanno collezionato un numero troppo alto di assenze: si erano arresi, insomma. Mal comune in tante scuole. "Vediamo gli strascichi degli ultimi due anni – sottolinea la preside Emilia Ametrano –. Abbiamo ragionato per il bene dei ragazzi: che senso ha in alcune situazioni fare loro affrontare tre giorni di prove se le competenze non sono sufficienti e li si boccia poi? L’esame non è una passeggiata, evitiamo ulteriori stress". Anche nelle altre classi si è tenuto conto di un anno ancora complesso. "Abbiamo cercato di aiutare i ragazzi il più possibile, con sportelli psicologici, permettendo in alcuni casi di frequentare a distanza – continua Ametrano –. Abbiamo avuto diversi ragazzi ricoverati per diversi motivi, anche psicologici. In prima le bocciature saranno maggiori, ma anche per dare agli studenti la possibilità di essere ri-orientati su altre scuole. Più si procede ...
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