Scuola in Lombardia, campanella d'allarme: mancano 14mila prof

Classi senza docenti e presidenze vacanti. Disagi per il sostegno

Scuola (foto di repertorio)

Scuola (foto di repertorio)

Milano, 25 agosto 2018 - Cattedre vacanti, scuole senza timonieri e bidelli da una parte. Dall’altra un sistema informatico che non ammette errori, «depennando» chi si dimentica di spuntare una casella. Così gli uffici scolastici lombardi, già abituati alle acrobazie di inizio anno e costretti anche al loro interno a fare i conti con la mancanza di personale, si preparano a una maratona di fine agosto ancor più intensa per assicurare l’avvio dell’anno scolastico. Primo punto: cattedre da coprire dopo i trasferimenti. In Lombardia al momento sono 8.766 su posto comune - ovvero sulle materie - e ben 5.024 sul sostegno, un nervo scoperto. «Con un’aggravante in più - sottolinea Massimiliano Sambruna, segretario generale Cisl Scuola Milano e Lombardia – a questi numeri se ne aggiungeranno altri. Quest’anno infatti è stata ammessa la mobilità anche sul sostegno, il che significa che insegnanti senza l’abilitazione sul sostegno possono chiedere il trasferimento. Avremo una fotografia della situazione il 31 agosto quando gli altri provveditorati d’Italia diranno quante richieste sono state ammesse». Le voragini si preannunciano, oltre che sul sostegno, su matematica, spagnolo e italiano alle medie. Un classico. A questo si aggiunge il problema dei pensionamenti: «Alcuni docenti che hanno i requisiti non hanno avuto ancora la certificazione dell’Insp – continua il sindacalista –. Se pensiamo al singolo caso, il fatto che arrivi a fine agosto sembrerebbe un problema da poco, ma per il funzionamento della macchina è problematico: sono posti che risultano occupati nelle fasi di reclutamento e che invece si svuoteranno dopo, quando i giochi son fatti».

A complicare la faccenda ci si mette il sistema informatico con l’algoritmo del cosiddetto «cervellone» chiamato a facilitare alcuni passaggi nelle operazioni di immissione in ruolo. La Cgil denuncia «falle nel sistema». «Docenti presenti nelle varie graduatorie della Regione e delle Province, aventi diritto al ruolo, sono stati esclusi dalle nomine e depennati per mancanza di chiarezza nella procedura delle preferenze da indicare on-line – sottolinea Tobia Sertori – Segretario Generale Flc Cgil Lombardia –. Consapevoli del carico di lavoro che il personale dell’ufficio scolastico regionale sotto organico sta sopportando e consapevoli dei tempi inadeguati che, per l’ennesima volta, il Ministero detta ai suoi uffici periferici, riteniamo che non si possano escludere centinaia e centinaia di docenti dai ruoli, con preclusione definitiva per il futuro». Da qui la richiesta: assegnazione d’ufficio. «C’è un accompagnamento durante la compilazione, che avvisa del meccanismo - fanno sapere dagli uffici di via Polesine –. Se si sbaglia a completare escludendo alcuni ambiti è come se si rinunciasse all’incarico. Il problema è che il sistema non permette di correggere successivamente, ma non ci sono falle». È il primo anno che in Lombardia il reclutamento è completamente informatizzato. Per cercare di rientrare dalla finestra, si potrà presentare domanda alle singole scuole. Chi ha diritto e viene escluso forse potrebbe essere richiamato da supplente. Sembra un paradosso, ma tant’è. Alla vigilia della campanella non mancano solo i docenti: 298 scuole lombarde non hanno un preside e saranno affidate a un reggente, chiamato anche quest’anno a dividersi fra più istituti. «E per la prima volta a Milano e a Bergamo sono esaurite anche le graduatorie dei collaboratori scolastici – scuote la testa Massimiliano Sambruna –. Ci sono più posti che candidati. A livello lombardo sono da coprire 1.447 posti, solo a Milano ne mancano all’appello 627. Le graduatorie provvisorie sono state pubblicate il 23, bisognerà attendere le tempistiche per i ricorsi, le definitive arriveranno a Natale, se tutto va bene. Intanto la palla ripasserà alla scuola: chiameranno dalle loro graduatorie interne ma se a Natale arriva il vincitore del posto dovranno revocare contratti. Quando andremo a regime? Speriamo il prossimo settembre».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro