Milano, liceo linguistico Manzoni occupato: è la prima volta. “Stiamo male, non reggiamo più”

Ansia in classe: contestato un sistema scolastico troppo competitivo in una scuola che primeggia tutti gli anni nelle classifiche di Eduscopio

Occupazione del liceo Manzoni in via Deledda Milano

Occupazione del liceo Manzoni in via Deledda Milano

Milano, 18 aprile 2023 –  Primissima occupazione alla civica Alessandro Manzoni, che dopo stagioni di autogestioni e co-gestioni (l'ultima sempre quest'anno) vedrà studenti nelle aule e in palestra giorno e notte per i prossimi giorni.

"Per dare un segnale forte", rivendicano dai cancelli gli studenti. Riunione plenaria al mattino, preceduta da un sondaggio per scandagliare quello che è il tema cardine anche dei blitz che si sono susseguiti da gennaio ad oggi: l'ansia in classe.

"Ti capita di piangere e avere breakdown a scuola?": una delle domande alla quale il 16% risponde "sempre", il 34% "spesso", il 36% "qualche volta" e il 13% "mai".

Scuola civica Manzoni di Milano occupata (Foto Facebook)
Scuola civica Manzoni di Milano occupata (Foto Facebook)

Altro problema sistemico, il turnover dei professori: "Io ho cambiato prof di inglese tutti gli anni, e sono in terza, al linguistico. Lo cambierò anche a settembre", conferma una liceale di via Beroldo. Mentre il 60,3% di chi ha risposto al sondaggio ammette che ha cambiato "tanto" frequentemente docente. Contestano un sistema scolastico troppo competitivo in una scuola che primeggia tutti gli anni nelle classifiche di Eduscopio, in entrambi gli indirizzi: linguistico e tecnico economico.

Milano, occupazione liceo Manzoni, via Deledda
Milano, occupazione liceo Manzoni, via Deledda

Al termine dell'assemblea plenaria, la votazione a mani alzate e rumore: "Occupiamo". Una manciata le mani alzate contrarie. Poi il confronto con la preside. "Ci ha dato ascolto, ci ha chiesto cosa possiamo fare insieme. Non occupiamo contro di lei, ma contro quei docenti che ancora non capiscono che stiamo male davvero e per fare arrivare il nostro messaggio alle istituzioni: il modello scolastico così non regge più", ribadiscono dal collettivo.

Tredici le aule "libere" (anche se oggi le lezioni sono di fatto sospese), gli altri spazi serviranno per il calendario fitto di attività, tra "filosofia del conflitto" e dibattiti sul sistema scolastico. "Vietato l'ingresso a studenti di altri istituti - ribadiscono - è un momento per noi. Per tradurre quei dati del sondaggio in momenti di ascolto".

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