Apertura delle scuole: i bidelli sono sicuri di un contratto, io mastri un po' meno

Seicento in fila per la firma. Festa con riserva per i diplomati magistrali

Sono 827 gli insegnanti chiamati dal provveditorato fra ieri e oggi (NewPress)

Sono 827 gli insegnanti chiamati dal provveditorato fra ieri e oggi (NewPress)

Milano, 29 agosto 2018 - Padiglione 13  del centro per l’impiego, accanto agli uffici del Provveditorato: a sinistra festeggiano i bidelli, che escono dalla porta col contratto a tempo indeterminato in pugno dopo anni di precariato alle spalle. A destra il clima è ancora incerto: firmano i maestri delle scuole elementari – fra ieri e oggi sono stati convocati 827 docenti - scelgono il ruolo, ma il 99 per cento di loro sa che è «assunto con riserva», sorride per metà. Il loro contratto è appeso alle sentenze di merito dei giudici e alle prossime decisioni del governo. «C’è la clausola di scioglimento – spiega Silvia Bisagna, Usb Scuola – scelgono fisicamente la scuola ma con riserva, fino alla sentenza di merito. Poi il loro contratto sarà trasformato in supplenza fino al 30 giugno. Anche emotivamente è pesante». Scorrono  così le graduatorie a esaurimento: le operazioni sono cominciate ieri per le scuole primarie e continueranno per tutta la giornata di oggi. Poi si passerà alla fase due, con la nomina dei supplenti. Per la primaria i posti vacanti dopo i trasferimenti erano 573 più 879 sul sostegno.

«Per il sostegno la graduatoria si è esaurita – spiega Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola –. Ieri sono stati convocati 69 docenti, cinque hanno rinunciato». Per la primaria il provveditorato ha chiamato 401 docenti, ci sono state 28 rinunce e in 27 erano assenti. Ieri sono stati chiamati anche i candidati per le scuole dell’infanzia: «Su 129 convocati - continua Sambruna – 115 hanno accettato il posto, due hanno rinunciato e 12 risultano assenti. Avranno la nomina d’ufficio e 48 ore per accettare o meno l’incarico». I posti vacanti dopo i trasferimenti erano 208 più 126 sul sostegno.

I 412 collaboratori scolastici che saranno chiamati fra oggi e domani hanno il posto fisso assicurato, i 627 posti a disposizione non verranno tutti coperti. «Il problema è che le scuole sono senza personale tecnico e amministrativo – scuote la testa Silvia Bisagna –. Le graduatorie di istituto non sono ancora pronte». L’inizio dell’anno si preannuncia in salita anche se gli uffici scolastici stanno correndo per coprire i posti vacanti. Altra campanella d’allarme: «Nonostante tutti i convocati, ci sono 24 scuole senza Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) – sottolinea Sambruna –. La graduatoria è finita, potrebbero esserci scuole senza questa figura e senza dirigente. Si apre un periodo di reggenze anche per loro».

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