
Insegnate e studenti a lezione
Milano, 9 dicembre 2015 - Doveva essere il fiore all’occhiello della riforma della Buona Scuola e del piano di assunzioni targato Renzi-Giannini. Stiamo parlando dell’organico per il potenziamento dell’offerta formativa, cioè docenti in più nelle scuole per programmare e implementare attività di approfondimento linguistico, scientifico, culturale o iniziative per la lotta alla dispersione e al bullismo, per l’inclusione dei disabili e l’inserimento degli stranieri. «Ma nelle scuole è arrivato solo un docente su tre – lamentano i sindacati – e non sempre corrispondente alle richieste presentate dai singoli istituti».
L’Ufficio scolastico territoriale che ha lavorato per chiudere in tempo le operazioni, ha pubblicato i dati definitivi. Già si sapeva che su 3.250 posti messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione per l’assunzione a tempo indeterminato su Milano e Monza erano arrivate 2.568 proposte di nomina, 887 sulle scuole primarie e 1.681 su medie e superiori. Questo perché nelle graduatorie di alcune classi di concorso i docenti da assumere erano inferiori ai posti disponibili. Di questi 2.568 proposte, circa un terzo (990, dei quali 623 alle elementari), sono state accolte subito di docenti. In 1.566 (255 alle primarie) hanno preferito differire la nomina al prossimo anno scolastico, per non lasciare la provincia di provenienza subito e per non interrompere la continuità didattica nella scuola dove hanno già un incarico annuale. Solo 12 le rinunce.
Per coprire i buchi della fase C serviranno nuovi supplenti «anche se ormai le graduatorie sono esaurite – dice Massimiliano Sambruna, segretario Cisl Scuola Milano – e le scuole già ora fanno fatica a individuare, tra il personale di seconda fascia, sostituti anche solo per qualche giorno dei docenti in malattia». A mancare sono soprattutto «insegnanti di matematica, italiano e spagnolo ed educazione tecnica alle medie e italiano, latino, greco, spagnolo alle superiori». Sono arrivati invece a frotte «docenti di arte – continua Sambruna – musica, ginnastica e diritto alle superiori che non sempre corrispondono alle richieste fatte dagli istituti». Drammatica la situazione sul sostegno, dove i candidati che hanno rinviato l’assunzione dell’incarico non possono essere rimpiazzati. Come segnala Carlo Giuffré, della Uil Scuola, «alcuni docenti neoimmessi in ruolo» delle scuole superiori «sono stati retrocessi nella scuola media», in base all’ambito di insegnamento, «per tappare buchi senza alcuna coerenza con la propria abilitazione».