Scontro sulla villa di via Pertini: "Servono case per i più fragili"

Segrate, l’immobile confiscato alla criminalità gestito dalla coop La Rosa di Gerico doveva tornare al Comune. L’assessore Bellatorre: "Questa situazione non fa partire un progetto di aiuti alle famiglie in difficoltà". .

È scontro fra la cooperativa La Rosa di Gerico e il Comune. L’amministrazione comunale va avanti con la richiesta di restituzione dei locali nonostante la pressione pubblica della cooperativa per ottenere il rinnovo della concessione dell’immobile in via Pertini a Rovagnasco. Motivo: soddisfare la crescente richiesta di un tetto per le emergenze abitative.

Solo pochi giorni fa a Rozzano è stata demolita la villetta Molise5 che grazie al Pnrr sarà ricostruita e ospiterà alloggi per persone fragili a discapito dell’associazione che la gestiva. La Rosa di Gerico svolge attività di tutela assistenziale, ma al Comune di Segrate l’immobile sequestrato alla malavita serve per far fronte alla crescente emergenza abitativa. La villa di via Pertini rientra nei progetti promossi dall’Amministrazione che metteranno a disposizione di persone in difficoltà alloggi dove poter risiedere temporaneamente grazie a un importante finanziamento del Pnrr. L’Amministrazione aveva comunicato con largo anticipo rispetto alla scadenza del contratto la necessità di riconsegnare l’immobile, ossia entro il 29 maggio 2023. Dopo quasi un anno, l’immobile non è ancora stato restituito.

"Quella che La Rosa di Gerico ha creato è una situazione estremamente spiacevole che ci impedisce di attivare un nuovo progetto di sostegno a famiglie segratesi rimaste senza casa - così l’assessore alle Politiche sociali Guido Bellatorre -. Purtroppo i responsabili della cooperativa hanno anche avviato una campagna denigratoria nei confronti del Comune, riferendo tramite petizioni online e comunicati stampa, che l’Amministrazione potrebbe rinunciare a sfrattare gli ospiti della struttura a fronte di un sostanzioso aumento del canone. Fatto non vero. L’Amministrazione ha la responsabilità della migliore gestione dell’immobile che le è stato affidato, anche per questo troviamo inaccettabile che il nostro operato venga denigrato in questo modo".

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