
Un piccolo mondo mandato in fiamme: foto simbolo del Friday for Future a Milano (LaPresse)
Milano, 27 settembre 2019 - 'Milano presente, è in piazza per l'ambiente'. Scandendo questo slogan, questa mattina alle 9, da piazza Cairoli nel centro del capoluogo lombardo, è partito il corteo del movimento dei giovani per il clima 'Fridays For Future', ispirato dall'attivismo di Greta Thunberg. Studenti e famiglie con bambini piccoli hanno sfilato verso Foro Buonaparte, viale Montello, svoltando sui Bastioni di Porta Nuova e via Manzoni. La conclusione è avvenuta verso le 12 in piazza Duomo, dove un'installazione di carta, a forma di Terra, è stata predisposta davanti al monumento dedicato a Vittorio Emanuele II e incendiata dai manifestanti al grido di: "La nostra casa sta bruciando", "Non c'è un pianeta B, salviamo questo qui". "Un nuovo mondo è possibile, ogni venerdì faremo dei flashmob davanti alle sedi dei responsabili della crisi ambientale - promettono gli scioperanti -. A novembre faremo un altro sciopero globale". Fra le richieste dei giovani, anche quella di una scuola che non inquina e che sfrutta le energie rinnovabili. "Basta petrolio, basta cemento, vogliamo ora il cambiamento" ha intonato il gruppo in coro davanti al Duomo. Secondo gli organizzatori, sono stati 150mila gli studenti a prendere parte alla manifestazione.
Al corteo hanno preso parte anche gli studenti del Politecnico, con un grandissimo lenzuolo su cui hanno stampato i risultati di una ricerca svolta con i docenti sulla curva del cambiamento climatico dal pleistocene a oggi e con lo scenario futuro. "Se l'umanità non agirà adesso - è la loro tesi scritta sul grafico - causerà danni irreversibili alla vita sulla Terra, che si estenderanno per migliaia di anni". Tantissimi e coloratissimi gli striscioni (tutti realizzati con carta riciclata) esposti per chiedere interventi concreti al mondo della politica. Alcuni manifestanti sono arrivati a bordo di un mezzo green come un risciò. E non sono mancati gesti dall'alto valore simbolico: alcuni ragazzi hanno piantato un albero in Piazzale Baiamonti, accanto alla Fondazione Feltrinelli, nell'area che fino a pochi anni fa era occupata da un distributore di benzina. "E' il simbolo della Milano che continua a cementificare - ha spiegato Andrea Torti, uno dei portavoce dei Fridays for Future Milano -. Il primo fatto che l'amministrazione può fare è lasciare verde questa area. Stop al consumo del suolo".

