Scia di devastazione nei campi in fiamme C’è l’ombra dei piromani dietro ai roghi

L’incendio più grande ha interessato 400mila metri quadrati di terreni. Nelle scorse ore coinvolta Rescaldina

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di Christian Sormani

L’ombra dei piromani dietro i tanti roghi di questi giorni oppure è la siccità stessa ad innescare la miccia degli incendi? È la domanda che in molti si stanno facendo in queste ultime ore anche perché la frequenza impressionante con la quale i roghi che da giorni stanno interessando l’alto milanese, continuano ad espandersi sta facendo venire il sospetto che ci sia dietro una regia occulta e diabolica. Nelle scorse ore è toccato a Rescaldina dove sono andati in cenere circa una migliaio di metri quadrati di campi. Un incendio circoscritto con rapidità grazie all’intervento dei vigili del fuoco. L’incendio sarebbe scaturito da un capanno, per poi proseguire nei campi circostanti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Inveruno che hanno spento l’incendio, l’ultimo di una lunga serie iniziata la scorsa domenica nella zona di Dairago, Arconate, Olcella e Legnano. Incendi che hanno distrutto diversi campi agricoli i cui danni rimangono davvero consistenti. Il rogo maggiore ha interessato quasi quattro chilometri di terreni agricoli fra Magnago, Arconate, Olcella di Busto Garolfo e Dairago. Terreno completamente andati in fumo con una lunga scia di devastazione. Alcuni campi, come quelli dietro l’ospedale di Legnano, erano già trebbiati. Ad andare a fuoco diverse balle di fieno di steli di orzo che avrebbero dovuto essere utilizzati per il bestiame. I focolai sono però continuati anche oltre con piccole fiammelle che sono riaccese nel sottobosco costringendo i vigili del fuoco ad un lavoro extra. Uno spiegamento di forze di questo genere non si era mai visto prima nell’alto milanese con in azione ben 10 mezzi dei vigili del fuoco e l’utilizzo dell’elicottero Drago. Nelle scorse ore l’ultimo incendio è andato in scena a Magnago in via Antonio Gramsci su un’area di circa 350 metri quadrati in cui tutte le sterpaglie sono andate bruciate, ma senza conseguenze per la circolazione grazie anche alla polizia locale di Magnago. In ogni caso adesso i vigili del fuoco lanciano un appello agli automobilisti: non gettate sigarette accese dalle auto. Dopo mesi di siccità basta pochissimo per provocare danni notevoli all’agricoltura. Le temperature di questi giorni poi fanno il resto, contribuendo in maniera netta ad aumentare la diffusione dei roghi.

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