Scarioni verso la gestione privata Gli spagnoli del Lido si fanno avanti

Project financing della società iberica dei centri Go fit per la piscina di via Valfurva. I paletti del Municipio 9

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di Massimiliano Mingoia

Dopo il Lido, la Scarioni. Siamo quasi alla doppietta spagnola sulle piscine comunali milanesi. Sì, perché la società iberica Ingesport health and SPA consulting S.A., leader dei centri Go fit, dopo aver vinto la gara per la gestione del Lido di piazzale Lotto, ha presentato una proposta di progetto financing anche per riqualificare e gestire il centro balneare Scarioni di via Valfurva 9, nella periferia nord della città. La Giunta comunale ha ritenuto l’offerta della società spagnola la scelta più idonea per rendere nuovamente funzionante la Scarioni, inagibile dal 2018, ed è pronta a lanciare una gara pubblica per verificare se ci siano altri soggetti interessati a finanziare il restyling della piscina. La delibera sul bando dovrebbe essere approvata venerdì prossimo dall’esecutivo di Palazzo Marino.

Il Municipio 9, intanto, ha approvato una delibera in cui propone una serie di paletti da inserire nelle linee di indirizzo che il Comune andrà a individuare per la gestione della piscina. Indicazioni che si pongono l’obiettivo di raggiungere "la massima fruibilità della struttura da parte della cittadinanza, delle associazioni presenti sul territorio del Municipio 9 e della categorie più fragili". Il timore dei vertici del “parlamentino’’ guidato da Anita Pirovano è che la “nuova’’ Scarioni diventi un centro balneare con prezzi da ricchi, dunque poco accessibile per i residenti della zona. Ma ecco i sette paletti fissati dal “parlamentino’’. Il primo: previsione di tariffe di libera utenza per il centro balneare estivo, stabilite secondo criteri che possano avvicinare dette tariffe a quelle previste negli impianti in gestione a Milano Sport. Il secondo: gratuità eo agevolazioni per l’accesso all’impianto per le persone con disabilità. Il terzo: garanzia di offerta di convenzioni e progetti di tipo educativo sociale con il coinvolgimento, a titolo esemplificativo, di scuole, enti del terzo settore ed associazioni. Il quarto: possibilità di un numero di giornate in cui l’impianto sia concesso a titolo gratuito per iniziative proposte dal Municipio 9 eo dal Comune. Il quinto: possibilità di individuare uno spazio, all’interno del centro, per lo svolgimento continuativo di attività di inclusione e promozione sociale dacon associazioni e imprese sociali del territorio. Il sesto: garanzia di attivazione presso il parcheggio di postazioni di bike sharing eo parcheggi per la cosiddetta “mobilità dolce” (ad esempio creazione di una bicistazione)

Il settimo e ultimo paletto è avere una garanzia di offerta di una percentuale di posti del parcheggio riservati eo convenzionati a favore delle attività di interesse pubblico del Municipio, quali, a titolo esemplificativo, la Casa della Comunità, o altre iniziative pubbliche di rilevanza territoriale.

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