Savoretti e la ripartenza dalle radici "Ora lavoro a un album in italiano"

Il cantautore britannico stasera agli Arcimboldi col disco nato tra i lockdown "E nel ricordo di mio padre"

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Per Jack Savoretti l’ultimo album “Europiana” rappresenta (finalmente) "un nuovo inizio, una ripartenza piena di positività e allegria". Fra le tappe di questa ripartenza ci sono gli Arcimboldi, dov’è di scena (finalmente) questa sera, preceduto dal set di Svegliaginevra, al secolo Ginevra Scognamiglio. “Europiana” è un disco scritto durante il primo lockdown, registrato nel corso del secondo e pubblicato nel terzo, ispirato dalla musica europea degli ultimi sessant’anni e anticipato dalla collaborazione di Giovanni Edgard (anzi, Jack) con Nile Rodgers al singolo “Who’s hurting who”. Sulla stessa lunghezza d’onda, ovviamente, il live, focalizzato sulle ultime canzoni senza tralasciare le pietre miliari di una carriera avviata dal chitarrista di Westminster nel 2005 tra i solchi di “Hard time for the dreamer”, album della cantautrice Shelly Poole.

"Ho in mente un mix tra brani nuovi e canzoni passate del mio repertorio, diventate ormai delle “vecchie amiche” – ammette Savoretti, 39 anni –. Sarà uno spettacolo vario, molto teatrale, studiato apposta per tirarci un po’ su; filo conduttore il sentimento, perché penso che la musica debba essere romantica e portarsi dentro una poesia diversa dalla quotidianità. Fra l’altro questi concerti arrivano alla fine di un tour molto particolare, che mi riporta in Italia per la prima volta dalla scomparsa di mio padre. Debbo a lui l’amore per il Paese delle mie radici e sono certo che la sua assenza mi lascerà lo stupore di scoprire con questo giro di concerti un’Italia diversa rispetto a quella interiorizzata finora".

Un legame che affiora pure dalla presenza in repertorio dell’evergreen di Pino Donaggio “Io che non vivo (senza te)”: "Quel pezzo rappresenta un modo per ritrovare una parte di me, per riscoprire le mie radici e rincontrare mio padre – spiega Jack (di cui nei mesi scorsi si era ventilata la possibile presenza in gara a Sanremo, proprio assieme a Svegliaginevra) –. Tant’è che assieme al produttore Simone Colliva sto lavorando al mio primo album in italiano esercitandomi sui testi di Guccini, Dalla, Conte, Battisti, De Andrè". Andrea Spinelli

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