Gioco per i piccoli, lavoro per under 30, recupero edilizio e manutenzioni: è la ricetta del Politecnico per la rigenerazione del Satellite. Il “quartiere mondo” studiato per tre anni da 300 futuri architetti e 40 ricercatori dei più importanti atenei lombardi sotto la guida del professor Andrea Di Giovanni è diventato un libro, protagonista in città del primo di tre appuntamenti di BookCity Milano. "Qui, il futuro riparte dall’integrazione dei giovani immigrati", ha spiegato il docente durante la serata di presentazione della ricerca. Tutto esaurito in sala consiliare a Pioltello per la relazione del prof di Urbanistica che dal 2018 al 2020 ha messo sotto la lente "la periferia multietnica della città", così il rione è diventato "il paradigma dei cambiamenti sociali, antropologici e urbanistici in Italia e in Europa".
Tanti quanti gli aspetti della vita quotidiana, i punti di vista analizzati. L’obiettivo? "Progettare il cambiamento su misura". Partendo da uno studio del linguaggio, "chi cerca casa alle porte di Milano e si imbatte nel Satellite attirato dai prezzi cambia subito zona: le parole associate a questo pezzo di città sono ‘degrado’, ’violenza’, ‘emarginazione’", spiega il professore. Termini che contrastano con la metamorfosi guidata dai cantieri del Superbonus 110% con i palazzoni impacchettati, preceduti da sfratti di abusivi che contribuiscono a riportare la legalità in quella che è sempre stata vissuta come una zona franca.
Un’opera di rinascita guidata dal Comune con la prefettura. Prefazione al libro-ricerca della sindaca Ivonne Cosciotti, che vede nel progetto "un fiore all’occhiello". Ad ascoltare, una platea di ventenni fra i quali gli studenti del Machiavelli, per loro una lezione in diretta su una zona di frontiera, "la prima indagini sul campo del genere", ha spiegato il professore "in un ambito in cui non c’è una letteratura consolidata". "È stata – aggiunge - l’esplorazione della periferia metropolitana privata, multiculturale, dove il fatto che fosse ‘privata’ rendeva le cose decisamente più complicate perché tutte le ricerche di solito si concentrano sul patrimonio pubblico. La nostra sfida era affrontare dal punto di vista scientifico e tecnico un tema che non era mai stato approfondito in questi termini". Il libro, presentato in anteprima a giugno alla Milano ArchWeek 2023 che aveva come focus le periferie, "disegna un insieme di interpretazioni del quartiere di grande interesse e una prospettiva di rinnovamento".