Sanità privata alla guerra dei ricorsi. Il Pd: la Regione non tutela i lombardi

Per i dem "dal 2020 14 delibere dopo di azioni di aziende convenzionate contro le regole dell’istituzione". E chiedono di escludere chi ha un contenzioso. Fontana: "Bugie che creano panico, è campagna elettorale".

"L’ultimo caso" è un ricorso al Tar di undici Irccs della sanità privata contrattualizzati dal servizio pubblico lombardo (tra cui San Donato, Humanitas, Ieo) contro la Regione che a luglio 2019 tentò d’introdurre un tetto di spesa valido anche per i pazienti extra-lombardi (curati dai privati a carico del servizio sanitario nazionale senza i limiti di budget stabiliti per i lombardi). "Risultato: il Tar dà ragione ai privati poiché la rideterminazione del tetto, deliberata a metà 2019, era illegittima in quanto retroattiva" e questi "si portano a casa per il 2019 quasi 15,9 milioni di euro. A cascata Regione sarà costretta a rideterminare i budget 2021-24, rinunciando a 80 milioni in cinque anni, perché non interviene per sanare la contestazione, non impugna la sentenza al Consiglio di Stato, non riesce a portare a casa una transazione con i privati. “Paga somara Lombardia”", attaccano i consiglieri regionali del Pd, parafrasando uno slogan della Lega delle origini e annunciando per il 26 marzo la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla quale chiederanno le firme dei lombardi per cambiare la normativa regionale sulla sanità. Il capogruppo Pierfrancesco Majorino e il capodelegazione in Commissione Sanità Carlo Borghetti hanno contato dal 2020 ben 14 delibere della Regione a seguito di ricorsi intentati da privati da essa contrattualizzati non per contestare l’esito di appalti, ma le regole che l’istituzione tentava d’imporre.

Un’ostilità che Majorino non imputa ai privati, "che fanno i loro interessi, ma alla Regione che non tutela l’interesse pubblico privando la sanità di risorse che potrebbero essere usate per abbattere le liste d’attesa. O il governatore Fontana sbaglia a scrivere le regole, oppure è completamente subalterno ai privati". Due le richieste del Pd: "Non rinnovare il contratto ai privati che hanno un contenzioso aperto con Regione finché la questione non è risolta, e che il 100% delle prestazioni erogate dai privati profit a carico del servizio sanitario regionale sia indicato dalle Ats". Oggi, spiega Borghetti, "Regione indica le prestazioni da eseguire solo per il 10% del buget. Qualche anno fa era addiruttura il 3 o 4%".

La replica del governatore leghista Attilio Fontana: "Capisco che vogliano fare campagna elettorale, ma il più delle volte raccontano bugie e contribuiscono a creare un clima di preoccupazione. La Regione Emilia Romagna ha un privato che è quasi analogo a quello della Lombardia; il Lazio, da sempre governato dal centrosinistra (ora dal centrodestra, ndr) molto più privato e anche la Campania".

Giulia Bonezzi