MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

San Siro, i paletti del Municipio 7: “Più posti popolari e verde diffuso”

Il parlamentino ha fissato le sue osservazioni sul progetto del nuovo stadio e del Meazza rifunzionalizzato. “Siano confermati almeno 40 milioni di euro tramite oneri urbanistici per la riqualificazione del quartiere”

L’immagine contenuta nel Piano di fattibilità di Milan e Inter che mostra il nuovo stadio e la rifunzionalizzazione del Meazza, demolito in buona parte

L’immagine contenuta nel Piano di fattibilità di Milan e Inter che mostra il nuovo stadio e la rifunzionalizzazione del Meazza, demolito in buona parte

Milano – Il progetto del nuovo San Siro presentato lo scorso 11 marzo da Milan e Inter al Comune non convince fino in fondo il Municipio 7, una delle due zone del decentramento – con il Municipio 8 – interessata alla riqualificazione dell’area dove ora ci sono lo stadio Meazza, il parcheggio dell’impianto e il Parco dei Capitani.

La Giunta del Municipio 7, presieduta da Silvia Fossati, ha messo nero su bianco una serie di osservazioni alla Giunta comunale e ai due club per modificare il progetto che prevede la realizzazione di un nuovo stadio rossonerazzurro e la rifunzionalizzazione (con parziale demolizione) del Meazza. Ma entriamo nel cuore della delibera del parlamentino.

Il primo obiettivo fissato dalla Giunta municipale è garantire la natura popolare di accesso allo stadio e pertanto considerare un aumento della capienza (con particolare attenzione ai settori con biglietti a basso costo) rispetto a quanto proposto dalle squadre, considerando come obiettivo ottimale il numero di 70 mila posti. Va ricordato che nel Piano di fattibilità presentato da Diavolo e Biscione viene indicata la capienza di 71.500 posti per il nuovo impianto.

Il secondo obiettivo del Municipio 7: prevedere un consistente aumento della superficie di verde fruibile rispetto alla situazione attuale in modo che il verde rappresenti almeno il 50% di superficie rispetto al totale dell’area oggetto di intervento. Il terzo: finanziare un piano di interventi di importo superiore a quanto inizialmente proposto (e ridottosi in virtù della riduzione degli indici volumetrici del progetto) con l’obiettivo di poter destinare una quota pari ad almeno 40 milioni di euro, reperita attraverso una definizione di oneri di urbanizzazione (non direttamente assorbiti all’interno del progetto stadio), il contributo sul costo di costruzione e gli extraoneri concordati con i proponenti, per dare attuazione a progetti ricadenti sui quartieri limitrofi e non sull’area oggetto della trasformazione.

Il quarto obiettivo riguarda le ricadute ambientali: dare priorità al raggiungimento della neutralità carbonica e alla minimizzazione dell’impatto ambientale. Il quinto e ultimo obiettivo propone di prevedere il maggior distanziamento possibile del nuovo stadio dalle abitazioni di via Tesio e predisporre soluzioni di maggior mitigazione degli impatti sonori, anche attraverso l’uso del verde.