San Siro, sì al dibattito pubblico. La Lega favorevole ai due stadi per Milano

L’assessore Tancredi: presto il confronto, chiederemo a Milan e Inter il progetto aggiornato. Salvini: ok al nuovo impianto ma il Meazza va salvato e dichiarato bene Unesco

Uno dei rendering della Cattedrale Populous

Uno dei rendering della Cattedrale Populous

Milano - Sì al dibattito pubblico sul futuro dello stadio di San Siro. L’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, durante la commissione consiliare sul futuro del Meazza, afferma che "avvieremo quanto prima il dibattito pubblico sul progetto di fattibilità di Milan e Inter". Tancredi, subito dopo, fa riferimento ai nuovi rendering presentati martedì dai club sullo sviluppo dell’area, rendering che ufficializzano la scelta del progetto La Cattedrale dello studio Populous e che mostrano l’area senza i tre grattacieli inizialmente previsti per hotel e uffici e con un parco da 50 mila metri quadrati. Nuove immagini sul futuro di San Siro che le due società non hanno ancora presentato al Comune.

Un particolare che fa dire a Tancredi: "Pensiamo sia necessario chiedere alle squadre una documentazione ufficiale il prima possibile. L’idea è chiedere loro un aggiornamento dello studio di fattibilità, con i numeri fondamentali, una relazione, gli aspetti finanziari che sono molto importanti. È opportuno che i tempi siano nell’ordine di alcune settimane. Il dibattito pubblico si dovrà svolgere in tempi contenuti ma in maniera tale da poter dare voce a tutti". Il pressing del capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi, del presidente della commissioni Olimpiadi 2026 Alessandro Giungi (Pd) e del consigliere della lista Sala Enrico Fedrighini ha prodotto il risultato da loro sperato: il dibattito pubblico su San Siro si farà e seguirà la procedura prevista dalla legge nazionale, non dal Regolamento comunale.

Il via libera di Tancredi arriva dopo il parere fornito al Comune dalla presidente della Commissione nazionale per il dibattito pubblico Caterina Cittadino, la quale spiega in una lettera che per le opere superiori ai 300 milioni di euro – come nel caso della riqualificazione dell’area di San Siro, un investimento inizialmente stimato in 1,2 miliardi di euro – il dibattito pubblico è obbligatorio per legge. L’unica deroga prevista per non farlo è legata all’emergenza Covid, ma la Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala non ha intenzione di appellarsi alla norma che concederebbe a Palazzo Marino di chiedere alla Regione di non far svolgere il dibattito per motivi sanitari. Avanti tutta, dunque. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis va oltre i diversi toni espressi dai consiglieri di maggioranza sul tema e sottolinea che "il dibattito pubblico su San Siro va fatto quanto prima, è una richiesta di tutto il centrosinistra".

Il verde Monguzzi prende atto della parole di Tancredi ma chiede che non si perda altro tempo e che si applichino subito le procedure sul dibattito pubblico previste dalla legge. Il centrodestra , intanto, scende in campo sui nuovi rendering presentati da Milan e Inter. Il leader della Lega Matteo Salvini e il commissario provinciale dei lumbard Stefano Bolognini affermano: "La Lega chiede di approvare immediatamente il progetto presentato da Inter e Milan per costruire un nuovo stadio. Per quanto riguarda l’attuale Meazza, da considerarsi come uno dei simboli indiscussi della nostra città e della storia del calcio, chiediamo un impegno perché possa essere riconosciuto quale bene dell’Unesco, così da mantenerlo valorizzandone al massimo le potenzialità e consentendone un efficiente uso per 365 giorni all’anno quale luogo per manifestazioni sportive, musicali e grandi eventi".

Il dem Barberis parte in contropiede: "Non prendiamo neanche in considerazione le dichiarazioni, tra il furbesco e il pilatesco, di Salvini, il quale pensa che mantenere in piedi due stadi funzionanti sia compatibile con la riqualificazione dell’area o sostenibile economicamente". Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico, intanto, prende spunto dalle polemiche tra gli ambientalisti e Tancredi per attaccare il sindaco: "È colpa sua se ogni giorno si aggiunge confusione. Sala ha deciso di eliminare dal dibattito elettorale il tema scomodo che ben sapeva essere divisivo all’interno di una coalizione litigiosa ed eterogenea. Ora mi aspetto che le polemiche vengano messe da parte e che venga presto presentato il progetto di sviluppo dell’area. Il progetto La Cattedrale di Populous? Bello anche se non vedo una grande unicità. è simile a quello di Bordeaux".

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