REDAZIONE MILANO

Salvini: piste ciclabili? Roba da radical chic

"Viva le biciclette e i monopattini, ma non complichiamo la vita a chi vuole lavorare"

"Le nuove piste ciclabili di Milano? Viva le biciclette e i monopattini, ma non complichiamo la vita a chi vuole lavorare. Qui siamo di fronte all’ambientalismo radical chic da salotto. L’emergenza degli italiani è il lavoro". Parole del leader della Lega Matteo Salvini. Intanto in Consiglio comunale il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale faceva notare che "la nuova pista ciclabile in corso Buenos Aires è completamente allagata" e che "le politiche dell’assessore alla Mobilità Marco Granelli fanno acqua".

Polemiche a parte, ieri pomeriggio nell’assemblea di Palazzo Marino si è registrato anche un passo in avanti in direzione della mobilità ciclabile. L’aula, infatti, ha approvato una mozione di Patrizia Bedori (Movimento 5 Stelle) che chiede alla Giunta di "incentivare concretamente il “bike to work’’, cioè il poter andare al lavoro e tornare a casa in bici, inizialmente per i dipendenti comunali e in un secondo momento per i dipendenti delle aziende partecipate dal Comune. La Bedori nota: "La soluzione più semplice per non pesare sulle esigue casse comunali, come ha chiesto l’assessore Granelli, è conteggiare il tempo di spostamento come orario di lavoro: con questa modalità non ci sarà nessun costo aggiuntivo per il Comune". La richiesta grillina di estendere l’orario in cui sia possibile trasportare le bici sui treni del metrò e sui mezzi di superficie, invece, è stata stoppata dall’assessore alla Mobilità.

M.Min.