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Salva Milano, cortocircuito Lega. Anzi no: "Siamo uniti, sì al decreto"

Cortocircuito Lega. In Comune è contro il Salva Milano e a Roma è a favore? No, cosa avete capito. Il...

Il segretario leghista Samuele Piscina

Il segretario leghista Samuele Piscina

Cortocircuito Lega. In Comune è contro il Salva Milano e a Roma è a favore? No, cosa avete capito. Il Carroccio resta compatto, a livello milanese e nazionale, a favore del decreto che punta a bloccare la situazione urbanistica meneghina, dopo le inchieste della Procura sulle ristrutturazioni diventate nuove costruzione grazie a una semplice Scia. Cortocircuito, allora, perché? Perché lunedì, in Consiglio comunale, due consiglieri lumbard, il capogruppo Alessandro Verri e Annarosa Racca, hanno votato contro l’ordine del giorno del centrosinistra che chiede al Parlamento di approvare il Salva Milano al Senato e di avviare subito dopo i lavori per una legge quadro sull’urbanistica.

Ma come, il ministro Matteo Salvini e il sottosegretario Alessandro Morelli lavorano per approvare il decreto a Roma e i leghisti meneghini remano contro? No, non è così. Verri, ieri, in una nota, chiarisce che il "no" del Carroccio era solo contro le argomentazioni dell’odg targato Pd: "Quel documento era un attacco strumentale al Governo e non potevamo legittimarlo". Verri e Racca hanno preferito votare "no", mentre gli altri consiglieri del centrodestra non hanno partecipato al voto. Il segretario milanese del Carroccio Samuele Piscina, comunque, ieri, con un’altra nota, a scanso di equivoci, ribadisce "il pieno sostegno della Lega al Salva Milano. Ora il Pd ci dica cosa vuol fare in Senato". Già, come voteranno i dem? M.Min.