Saluto fascista di La Russa, aperto fascicolo. I precedenti: assoluzioni e condanne

La Procura di Milano lavora sul video che ha generato diverse polemiche sull'apologia di fascismo

La procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sul presunto saluto romano dell'assessore lombardo Romano La  Russa. L'indagine, coordinata dal pm Alberto Nobili e affidata alla Digos, è stata aperta in seguito al video e agli articoli di stampa sull'accaduto.

Il video

Una vicenda che l'interessato aveva deribricato come "Saluto fascista? No. Era il saluto militare al funerale di un amico di 15 vecchietti rincoglioniti, fra cui io".

Nel video (pubblicato per primo dal sito ilfattoquotidiano.it) che ritrae Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza di Fratelli d'Italia, fratello di Ignazio, cofondatore del partito, fare il saluto romano nel corso del funerale di Alberto Stabilini, storico militante dell'estrema destra milanese e cognato di Romano La Russa.

​I precedenti

Negli ultimi anni molti sono stati i processi portati avanti dalla magistratura milanese su casi di saluti fascisti, a volte col cosiddetto 'rito del presente', in vari contesti, e la giurisprudenza non ha ancora assunto una linea uniforme, in quanto in alcuni procedimenti gli imputati sono stati condannati e in altri assolti, a seconda dei vari gradi di giudizio.

L'assoluzione

Lo scorso luglio, ad esempio, il Tribunale milanese ha assolto un imputato che era finito a processo per apologia di fascismo per aver fatto il saluto romano durante una manifestazione di esponenti di estrema destra nell'aprile 2018 in piazzale Loreto, proprio nel punto in cui nel 1945 era stato esposto il cadavere di Benito Mussolini.

Le condanne

Nelle motivazioni di una sentenza in abbreviato del 2020, con cui erano stati condannati 5 estremisti di destra che avevano fatto "la chiamata al presente e il saluto romano" per onorare il militante Sergio Ramelli, il gup Manuela Cannavale, richiamandosi ad una Cassazione, aveva scritto che l'apologia di fascismo è un "reato di pericolo concreto, che non sanziona le manifestazioni del pensiero e dell'ideologia fascista in sé (...) ma soltanto dove le stesse possano determinare il pericolo di ricostituzione delle organizzazioni fasciste".  E questa del "pericolo di riorganizzazione" e proselitismo è la linea prevalente a livello di giurisprudenza.

L'Anpi

Nelle scorse ore l'Anpi di Milano ha espresso "profonda riprovazione" per quanto accaduto al funerale di Alberto Stabilini, dove il cognato e assessore regionale di FdI Romano La Russa e altri presenti hanno alzato il braccio destro suscitando polemiche, e ha chiesto alla magistratura di "individuare i responsabili e di applicare le leggi Scelba e Mancino per apologia di fascismo".

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