Salute mentale Rischi moltiplicati dalla pandemia

Claudio

Mencacci*

Quest’anno la Giornata Mondiale della Salute Mentale ha una valenza ancora maggiore rispetto al passato, perché la pandemia sta provocando un incremento considerevole del disagio psichico. Sono per esempio in aumento i disturbi psicotici nei pazienti che già soffrono di una patologia mentale e sono in crescita le richieste di aiuto ai centri di salute mentale, inoltre sta emergendo - con sempre maggiore evidenza - la possibilità di sequele neuropsichiatriche da Covid-19 nei pazienti contagiati.

Gli studi scientifici, italiani e internazionali, indicano inoltre un incremento netto dei sintomi depressivi nella popolazione generale: i sintomi della depressione sono complessivamente quintuplicati nel nostro Paese, quelli moderati sono quasi quadruplicati e i più gravi sono cresciuti di sette volte e mezzo da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. L’impoverimento e la crisi economica che stiamo iniziando ad affrontare mettono in pericolo soprattutto le persone con redditi al di sotto dei 15.000 euro e i disoccupati, fra i quali il rischio di depressione è triplo. Incidono sul fenomeno anche l’isolamento sociale, la paura del contagio e aver perso un congiunto a causa della malattia: si stima che almeno il 10% degli oltre 100.000 italiani che hanno avuto un lutto familiare a causa di covid-19 andrà incontro a un episodio depressivo maggiore nei prossimi mesi, periodo cruciale.

Siamo perciò di fronte a una situazione in cui il disagio psichico sta crescendo e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo.

*Presidente Società Italiana di Neuropsicofarmacologia

e direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano

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