
Shopping per i saldi a Milano
Milano, 8 gennio 2021 - Sconti molto elevati nel primo giorno dei saldi invernali, iniziati ieri a Milano e in Lombardia. Nonostante proposte "ghiotte" per rifare il guardaroba è stata però una partenza al "ralentì" al mattino, senza code di fronte ai negozi. Il movimento è cresciuto nel corso della giornata ma più per passeggiare approfittando della libertà da zona gialla. "È mancata la classica frenesia da primo giorno di saldi che si registrava nel passato.
Si paga dazio all’epidemia ma non solo. La febbre da shopping è scomparsa perché tanti negozi hanno lanciato le promozioni lo scorso mese e molti clienti ne hanno già approfittato" riflette Angelica Zerbinato, responsabile del "Golden Point" di corso Vittorio Emanuele II. Qui vanno forti i pantaloni scontati al 50%: "La richiesta è quella dell’articolo di necessità. Sul prodotto bello ma superfluo si è molto cauti prima di fare l’acquisto". Qualche numero lo fornisce Gabriel Meghnagi, presidente della Rete associativa vie di Confcommercio-Milano e di AscoBaires: "Lo scontrino medio si attesta sui 74 euro. I prodotti più richiesti sono maglieria, capispalla e accessori. Quest’anno si registra un calo degli incassi del 25%, rispetto alla prima giornata dei saldi invernali 2020. Questo dato però è da leggere bene: sono gli sconti più alti a fare abbassare la cifra media sullo scontrino.
Nessun esercente è partito con -20%, la percentuale media di sconto sui prezzi è vicina al 40%. I negozi hanno bisogno di svendere la loro merce per liberare i magazzini pieni". Lo conferma anche Stefano Fanti, dipendente dell’"Nba Store" in corso Europa: "Tutti i punti vendita hanno la necessità di trovare spazio per le nuove collezioni. Si possono trovare in giro grandi occasioni". Al vicino store "Paul Taylor", dove il ribasso per l’abbigliamento maschile viaggia fra il 30% e 50%, il primo giorno è andato così così: "Le nostre aspettative sono soprattutto per il weekend. La chiusura dei centri commerciali è un vantaggio sulla carta ma può diventare un boomerang perché con gli assembramenti torna lo spettro del lockdown", sottolinea la responsabile Laura Giussani. Al centro commerciale Bonola gli esercenti sono arrabbiati perché sanno già che questo weekend, con l’Italia in zona arancione, dovranno rimanere chiusi. "Questo sistema a doppio regime non funziona".