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Saldi a Milano, inizio positivo: +5%. Dal 5 luglio due mesi per la caccia allo sconto in Lombardia

Cittadini e turisti a caccia di affari. A Milano assalto alle vie dello shopping e al Quadrilatero della Moda. Avvio positivo, +5%. Si punta sul richiamo del Made in Italy, molti anche i milanesi alle casse (FOTO)

Saldi a Milano (Newpress)

Milano, 5 luglio 2014 - Questa mattina, sabato 5 luglio, per Milano e la Lombardia sono iniziati i saldi estivi. Gli sconti dureranno due mesi, come in tutte le regioni italiane. Questa mattina prima dell'orario di apertura in via Montenapoleone decine di clienti e turisti hanno cominciato a mettersi in fila davanti alle boutique di abbigliamento di lusso. Più "trafficato" invece corso Vittorio Emanuele, che questa mattina appariva affollato di persone arrivate a Milano per i saldi fino al 70 per cento di numerosi negozi di abbigliamento. Molte persone si sono riversate in strada anche nelle altre arterie dello shopping, da via Dante a corso Buenos Aires, da via Torino a corso Vercelli.

E i risultati non si sono fatti attendere, secondo le rilevazioni di Federmodamilano (Confcommercio Milano), il primo giorni di saldi estivi ha fatto registrare un +5% rispetto all'avvio del 2013. “E’ un inizio soddisfacente – afferma Renato Borghi, presidente di Federmodamilano – anche rispetto alle nostre aspettative ed è importante soprattutto come segnale di fiducia. Ora dev’esserci una conferma nei prossimi giorni ed un miglioramento per chi non ha potuto ancora beneficiare di questo buon avvio che ha premiato in particolare il centro e le vie commerciali”.

Sono stati molti i milanesi a presentarsi alle casse con una preponderanza negli acquisti da parte delle donne (il 60%, ad esempio, secondo l’exit poll all’uscita dei negozi realizzato da Ascobaires in corso Buenos Aires). Richiesto il Made in Italy “con una forte attenzione da parte dei consumatori – spiega Borghi – alle etichette ed alla qualità dei prodotti”. Lo scontrino medio è di 120 euro e fra i prodotti maggiormente richiesti vi sono t-shirt, maglieria, pantaloni, borse, pelletteria, accessori, prodotti mare. Bene l’andamento nei negozi dei centri commerciali: +5%.

 

Le foto del primo giorno di saldi

CAUTO OTTIMISMO DI FEDERMODA - "L’auspicio è quello che i saldi estivi possano in qualche modo aiutare il commercio e le tante attività che compongono il comparto", ha detto l’assessore al Commercio della Regione, Mauro Parolini. I commercianti cominciano a mettere in campo le prime stime sul giro d’affari. Per i saldi estivi Federmoda Milano stima una spesa di 440 milioni di euro, che corrisponde a un aumento delle vendite del 3,5% rispetto all’anno scorso. C’è quindi attesa con un «leggero ottimismo» per le promozioni. Anche la spesa prevista è in aumento: 148 euro a persona, con una crescita del 3%. «Il leggero ottimismo - ha spiegato il presidente di Federmodamilano Renato Borghi - lo ricaviamo da una crescita di fiducia delle persone che si comincia a percepire e che confidiamo fortemente possa trovare riscontro». Senza contare la «disponibilità degli 80 euro in busta paga» e «il forte interesse da parte degli stranieri».

 

I CONSIGLI PER LO SHOPPING 

1) Lo sconto deve essere espresso in percentuale e sul cartellino deve essere indicato anche il prezzo normale di vendita, insieme a quello finale.

2) I prodotti in saldo dovrebbero comunque essere ben separati da quelli non scontati al fine di evitare la possibile confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno.

3) Gli indumenti messi in saldo devono essere quelli di stagione o di moda e possono subire ulteriore deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia è possibile porre in vendita anche capi appartenenti alla stagione non in corso.

4) I negozianti convenzionati con una carta di credito sono tenuti ad accettarla anche nel periodo dei saldi.

5) La possibilità di provare il capo prima dell'acquisto e poi di cambiarlo successivamente è generalmente lasciata alladiscrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso il negoziante ha l'obbligo della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso in cui ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.