SIMONA BALLATORE
Cronaca

Sala amaro sul Meazza "Non lo vuole più nessuno Problema per il Comune" Piano B, verdi in rivolta

Il sindaco: ho chiesto alle due società di chiarire la situazione a breve. La Scala del calcio? Potremmo darla a prezzo stracciato a uno dei club. ma Milan e Inter vogliono un nuovo impianto per aumentare i ricavi.

Sala amaro sul Meazza "Non lo vuole più nessuno Problema per il Comune" Piano B, verdi in rivolta

di Simona Ballatore e Massimiliano Mingoia

"Il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno. Sarà un problema in più per il Comune". Il sindaco Giuseppe Sala, dopo l’incontro mattutino con i vertici di Milan e Inter sul futuro del Meazza, pronuncia queste parole con un po’ di amarezza "da primo cittadino e da tifoso (interista, ndr)". Il destino della Scala del calcio resta incerto. Rossoneri e nerazzurri sono sempre più decisi a realizzare un nuovo impianto – a San Siro o altrove, insieme o separatamente. I margini per far restare almeno uno dei due club al Meazza, di proprietà comunale, sono strettissimi. Certo, fino alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 lo storico impianto milanese resterà sicuramente in piedi. Ma nel frattempo i due club potrebbero aver deciso di costruire il nuovo stadio altrove. Sala, a margine di un appuntamento alla Iulm, sintetizza così il vertice con il presidente rossonero Paolo Scaroni e l’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello: "Rimane viva l’ipotesi di un unico stadio per le due squadre nell’area di San Siro ma il Milan oggi (ieri, ndr) ha ufficialmente annunciato che sta guardando con interesse a una nuova area, quella della Maura (ippodromo di allenamento per cavalli da corsa e area per i grandi concerti estivi, ndr), per realizzare uno stadio per il solo club rossonero". Il sindaco chiedeva chiarezza alle due società, dopo giorni di indiscrezioni giornalistiche, e, in parte, l’ha ottenuta: "Il processo per l’autorizzazione del progetto di un nuovo stadio a San Siro va avanti, ma ho chiesto a Milan e Inter, entro due o tre settimane, di rispondere alla nostra richiesta, che è quella di rivedere il piano economico-finanziario del progetto per San Siro o di comunicare che abbandonano l’ipotesi".

Il Milan punta sulla Maura (o su San Donato Milanese, Sesto San Giovanni o Rozzano). E l’Inter? Il primo cittadino spiega che "la società nerazzurra sta guardando a un’altra area dove realizzare il nuovo stadio, un’area fuori Milano, ma non mi hanno detto dove esattamente, perché hanno un accordo di riservatezza con il proprietario dell’area". Alla fine, sia Milan che Inter potrebbero “fuggire’’ da San Siro per costruire due nuovi impianti. "Se questa è l’intenzione dei club, non posso che prenderne atto – commenta il numero uno di Palazzo Marino –. Nel calcio moderno servono stadi moderni. La mia speranza iniziale era quella di ristrutturare San Siro, ma le squadre ci hanno fatto capire che non è una soluzione fattibile". San Siro troppo caro per una sola squadra? "No, il problema non è il costo, le squadre ritengono di non poter realizzare i ricavi di cui hanno bisogno al Meazza, che vale talmente poco che il Comune potrebbe cederlo a una delle due squadre a un prezzo stracciato".

Il pallino, adesso, è nella mani del Milan. "Se i rossoneri facessero il nuovo stadio alla Maura, e i nerazzurri fuori Milano, saremmo costretti a trovare una nuova destinazione, non facile, per il Meazza. L’unica possibilità potrebbe essere quella di aprire ad operatori che ne vogliono fare un utilizzo alternativo: eventi e concerti. Degli interessati ci possono essere". Il primo cittadino, probabilmente, si riferisce alla Asm Global, la società di eventi che i portavoce del Comitato Sì Meazza, Luigi Corbani e Claudio Trotta, a ottobre hanno portato in Comune per far capire a Sala che la Scala del calcio potrebbe avere un futuro alternativo a quello calcistico: eventi e concerti. Ma un progetto ancora non c’è.

Meglio non dare nulla per scontato, in ogni caso. Il progetto del nuovo San Siro, che ora sembra sepolto, potrebbe rinascere. "La Maura è un’ipotesi delicata, perché sta nell’ambito del Parco Sud", sottolinea Sala, che però aggiunge: "Il Milan potrebbe portare in quell’area anche il centro sportivo per le giovanili, attualmente al Centro Vismara in via dei Missaglia. Una soluzione che potrebbe piacere". Ma non agli ambientalisti, già sul piede di guerra. Il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi e il consigliere della lista Sala Enrico Fedrighini promettono le barricate contro un eventuale progetto di stadio alla Maura, "area tutelata da Pgt e Parco Sud".