Omicidio La Rosa, le liti e la moglie: "Ti sciolgo io nell’acido"

La famiglia Rullo prima e durante l’omicidio dell'ex calciatore

Raffaele Rullo, accusato con la madre dell’omicidio del calciatore Andrea La Rosa

Raffaele Rullo, accusato con la madre dell’omicidio del calciatore Andrea La Rosa

Milano, 10 febbraio 2019 - Raffaele Rullo e la madre Antonietta Biancaniello sono in carcere con l’accusa di avere ucciso il calciatore Andrea la Rosa, di averlo in parte fatto a pezzi perché non entrava nel bidone in cui poi la Biancaniello, scaltra portinaia in uno stabile di Quarto Oggiaro, lo scioglierà nell’acido.

Questa tragedia ha molti aspetti di piccola quotidianità straordinariamente inquietante, solo alcuni: la suocera taglia i polsi alla nuora, mentre prepara il mangiare per il nipotino che sta tornando a casa da scuola e poi cerca di accelerare la morte della donna prima che il bambino arrivi, quindi le fa una puntura di insulina e la copre con un telo. Così il figlio, quando rientra, non la vede. O ancora madre e figlio comperano una sega elettrica a Leroy Merlin, poi quando si accorgono che fa troppo rumore e ci sarebbe troppo spargimento di sangue in cantina, Rullo e la mamma si consultano e la riportano al grande magazzino. E lui si fa restituire i soldi dello scontrino perché riesce addirittura a convincere il venditore che è difettosa. Rullo a una moglie, giovane e carina, si chiama Valentina Angotti, è vittima a sua volta di un marito e di una suocera che hanno tentato di farla fuori per incassare la polizza di denaro in cui lei aveva fatto confluire il suo Tfr. È totalmente estranea al delitto. Tuttavia le ambientali intercettate dai carabinieri tra la coppia che parla liberamente sono piuttosto strane.

La Rosa è scomparso, non si trova e i carabinieri chiamano Rullo al telefono quasi ogni giorno. Lui e la moglie sono agitati. «Se tu sei solo persona informata dei fatti – chiede la moglie a Rullo – perché ti chiamano così spesso? Tu non puoi avere questo atteggiamento così colpevole, non puoi correre là in caserma ogni volta che ti chiamano. Tu (bestemmia) gli devi dire che quello che dovevi raccontare hai già detto e basta, che non puoi stare a loro disposizione. Adesso li chiami e gli dici, non me ne frega un c... non voglio sapere più niente di che fine ha fatto questo qua (La Rosa) gli devi dire che non sai dove c.. è andato ad infilarsi questo perché altrimenti intervengo io e chiamo i parenti di mia mamma e in galera facciamo finire qualcun altro». Rullo: «No amore, ma io che devo fare, glielo ho già detto che non so niente». E la moglie: «Se questo non si trova o è andato a uccidere qualcuno sono problemi suoi... (bestemmia) io già devo gestire te che sei un rinco... deficiente mi manca solo dover gestire anche la storia di qualcun altro. Tu mi hai sempre detto è meglio che le cose le fai tu da solo, ecco questo è il risultato, non potevi aspettare che l’assicurazione mi pagasse? (la moglie non sa che lui ci ha provato eccome a ricuotere i soldi dell’assicurazione tentando di ucciderla, ndr). Tutto questo per prendere dei soldi da questo qua (la Rosa) ma (bestemmia) non potevi aspettare che l’assicurazione ci desse i soldi (quella sulle auto incidentate). Mi raccomando scegliteli tutti così quelli con cui lavorare e la prossima volta io ti caccio di casa, ti sciolgo nell’acido. Per me puoi andare a spararti, a ucciderti, ammazza pure le persone, le congeli, le tagli, le bruci, le sciogli nell’acido fai quello che ti pare, non me ne frega più un c..» Rullo: «Amore però dai sono cambiato, eh con il senno di poi sono capaci tutti di dire così, cosa dovevo fare».

Gli investigatoriscrivono in una relazione consegnata alla procura e agli avvocati che tutte queste azioni elencate nel litigio sono poi quelle che hanno preceduto realmente l’omicidio di La Rosa. Altri momenti di tensione nella coppia. La donna ha scoperto che il marito ha una amante, una ragazza dell’Est, e le vorrebbe addirittura aprire un negozio. L’amante è in realtà una escort, la migliore amica di Estella, fidanzata di La Rosa. Rullo: «Per me quella donna non significa niente. Esisti solo tu». Valentina: «Muori (bestemmia) impiccati vai fuori dai c.. o dico a tutti che c.. hai combinato o dico io ai carabinieri tutto quello che ho in mano, poi stiamo a vedere. Tua mamma è capace di uccidere? Non sai cosa sono capace di fare io, consegno tutta la cassetta ai carabinieri e poi sto a guardare. Hai capito, per me è semplice». Rullo: «Dire tutto ai carabineiri vuol dire che ai tuoi figli gli farai fare una brutta vita che non è quella che vuoi. Dammi un’altra possibilità, dai amore». Un mese prima di questi messaggi amorevoli aveva cercato di ammazzarla, di farle fare la fine che poi farà La Rosa. Le ricerche su Internet scoperte dalla polizia postale relativa alla moglie sono di questo tenore: «Come tagliare le vene e fare morire subito una persona mettendola nella vasca da bagno con l’acqua calda»

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro