Ruby ter, il racconto di Ambra Battilana: dalla serata ad Arcore a Weinstein / VIDEO

La modella ha deposto nel processo a carico del leader di FI e di altre 28 imputati. Oggi vive a New York: "Me ne sono dovuta andare dall'Italia, il mio nome era 'macchiato'"

Ambra Battiliana insieme all'avvocato Rufino (La Presse)

Ambra Battiliana insieme all'avvocato Rufino (La Presse)

Milano, 16 dicembre 2019 - La conferma, dettaglio per dettaglio, della serata che vide ad Arcore, nel 2010, nel corso della quale Silvio Berlusconi "era sempre con le mani addosso alle ragazze", "baciava i loro seni" e si faceva "mettere il sedere in faccia", ma anche il racconto delle presunte "molestie" da lei subite nel 2015 dal produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein. Ha parlato di tutto questo, rispondendo prima alle domande del pm Luca Gaglio e poi a quelle del suo difensore, la modella Ambra Battilana, una delle testimoni 'chiave' delle inchieste sul caso Ruby, deponendo nel processo 'Ruby ter' a carico del leader di FI e di altre 28 imputati, tra cui molte 'olgettine'.

La giovane, che ora vive a New York ("me ne sono dovuta andare dall'Italia, perché il mio nome era 'macchiato' come una escort"), ha parlato, come aveva già fatto negli altri processi, del "bunga-bunga" a villa San Martino ("Berlusconi mi toccò il sedere") e poi anche del "procedimento" a carico di Weinstein, che "mi palpò", che inizierà "il 6 gennaio". "Per un milione di dollari dovevo eliminare le prove audio che avevo registrato, non dovevo più parlare di lui e della vicenda»ì", racconta Battilana, rispondendo stavolta alle domande del difensore di Silvio Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, delle molestie subite dal produttore statunitense Harvey Weinstein e, in particolare, dell'accordo che firmò nel 2015 e che, però, "poi è stato sciolto". "Lui ha distrutto la mia immagine e la mia carriera - ha spiegato ancora la modella, davanti ai giudici della settima penale di Milano - ero in paranoia, avevo anche la scorta, sono stata costretta ad accettare quell'accordo". Ha raccontato anche che, dopo che Weinstein "mi mise le mani addosso durante un bcasting, io lo denunciai subito e poi fui costretta a firmare quell'accordo".

La difesa di Berlusconi, nelle domande alla teste 'chiavè dei pm, ha insistito molto anche su una denuncia per "induzione alla prostituzione" che sarebbe stata presentata dalla giovane (lei, però, l'ha disconosciuta) contro un uomo anziano e che si riferiva a fatti prima del caso Ruby. "Escludo di aver avuto rapporti con quell'uomo e di aver mai firmato quella denuncia», ha detto Battilana, mentre la difesa ha fatto presente che la Procura di Alba, nell'archiviare la denuncia, scrisse che la modella aveva "reso impossibile la propria audizione" nel procedimento, dopo essere stata "contattata più volte". 

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