REDAZIONE MILANO

"Rubare è il nostro lavoro". La borseggiatrice seriale colta sul fatto in Centrale

Quel video era diventato virale sui social un paio di anni fa. Una sorta di manifesto programmatico delle borseggiatrici seriali,...

Quel video era diventato virale sui social un paio di anni fa. Una sorta di manifesto programmatico delle borseggiatrici seriali,...

Quel video era diventato virale sui social un paio di anni fa. Una sorta di manifesto programmatico delle borseggiatrici seriali,...

Quel video era diventato virale sui social un paio di anni fa. Una sorta di manifesto programmatico delle borseggiatrici seriali, datato febbraio 2023: "Ho rubato ieri, ho rubato oggi, già lo sanno che rubiamo. Rubare è il nostro lavoro, dobbiamo rubare, si ruba", aveva detto a favor di smartphone, in piazza Duca d’Aosta, l’allora diciottenne Jennifer Sujlic, generando le reazioni indignate dei cittadini che la stavano riprendendo. E proprio lì, davanti alla Stazione Centrale di Milano, la ventenne bosniaca, domiciliata nel campo nomadi di via Monte Bisbino al confine con Baranzate, è stata arrestata dagli investigatori della Squadra mobile con l’accusa di furto aggravato in concorso con una connazionale di 24 anni.

Ore 20.50 di sabato, siamo davanti agli ingressi del principale scalo ferroviario cittadino. I poliziotti in borghese della sezione "Contrasto al crimine diffuso", guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Filippo Bosi, monitorano l’intera zona per intercettare scippi o rapine; negli stessi minuti, un’attività identica è in corso anche nelle aree della movida. A un certo punto, gli agenti notano un movimento sospetto: vedono due ragazze che all’improvviso cambiano direzione e si accodano a due turisti asiatici, marito e moglie, in vacanza all’ombra della Madonnina. Vicino al Pirellone, la ventenne Sujlic si avvicina ai due e apre un ombrello: è una giornata piovosa, quel gesto non è strano. E invece è un diversivo, uno dei più usati dalle bande di ladre: serve a coprire il raid della complice, che apre "con estrema rapidità e precisione" lo zaino che il cinquantanovenne giapponese porta in spalla, tira fuori il portafogli e sfila 100 euro, per poi riporlo lì dov’era. Il borseggio è talmente veloce che la vittima non si accorge di nulla e continua a camminare come se niente fosse. A quel punto, le due bosniache tornano verso la Centrale: la ventiquattrenne consegna il bottino a Sujlic, che infila le banconote in tasca. Neanche il tempo di contare i soldi che gli agenti le bloccano: hanno assistito in diretta alla scena. Finale scontato: arresto in flagranza. I 100 euro vengono restituiti al legittimo proprietario, che viene accompagnato in Questura per sporgere denuncia.

La ventenne, già destinataria di un avviso orale, è stata anche denunciata perché ha ignorato il foglio di via obbligatorio dal Comune di Milano della durata di tre anni notificatole nel novembre 2022. Non è la prima volta che la ragazza, che ha inanellato una sfilza di precedenti identici negli ultimi anni, finisce in manette: era già capitato nell’agosto del 2023, quando era stata bloccata insieme a tre complici (due minorenni e una al nono mese di gravidanza) per un furto commesso a Roma. Nell’aula della direttissima, il pm aveva mostrato pure il filmato con la frase "Dobbiamo rubare".

Nicola Palma