Rozzano, infiltrazioni nella casa Aler: "Rischio cortocircuito, viviamo nel terrore"

Casa disastrata, dall’appartamento di sopra piovono acqua e calcinacci. La denuncia dell'inquilino

Mohamed Abdelgafar mostra le infiltrazioni d'acqua

Mohamed Abdelgafar mostra le infiltrazioni d'acqua

Rozzano (Milano) - A ogni tragedia si cercano i colpevoli, c’è chi garantisce interventi rapidi, ma poi, girato l’angolo, i problemi finiscono nel dimenticatoio. Così accade che a Rozzano in uno dei pochi condomini misti privati/Alter un inquilini che ha acquistato l’appartamento si trovi a lottare per chiedere interventi urgenti in quello superiore, vuoto e ancora di Aler, senza ottenere risposte. Nel frattempo gli piove in casa.

E non si tratta di goccioloni d’acqua per i quali basta mettere un secchio per porvi temporaneamente rimedio, ma di pareti fradice, tanto che con le dita si potrebbe scavare l’intonaco. E poi dal soffitto cadono pezzi di gesso. In questa casa vive Mohamed Abdelgafar, operaio di 40 anni con la moglie e tre figli di 11, 10 e 6 anni. Alcuni giorni fa i vigili del fuoco sono intervenuti per un sopralluogo e hanno chiesto l’intervento urgente all’amministratore condominiale, perché il rischio di cortocircuito è alto. E hanno lasciato a Mohamed un verbale di diffida. Ma anche i vigili del fuoco sono stati snobbati. Nonostante il loro intervento nessuno si è fatto vivo.

Teatro del fatto è un appartamento al settimo piano della palazzina Aler di via Fiordalisi 1, che di piani ne conta otto. Al 7° piano come detto vive la famiglia Abdelgafar, l’ottavo piano è vuoto e verosimilmente devastato dall’acqua. Infatti i problemi sono sul tetto del palazzo, dove una guaina è volata via probabilmente per la tromba d’aria dell’agosto dello scorso anno, e quello che resta sporge ancora pericolosamente. Mohamed esasperato dopo l’ennesima dimostrazione d’immobilismo ha deciso di denunciare pubblicamente la situazione. L’amministratore del condominio non risponde alle numerose segnalazioni della famiglia. Nello stabile del quartiere popolare vivono sia gli affittuari che i proprietari. "Abbiamo chiamato più volte l’amministratore condominiale ma sono mesi che tutto tace. La situazione peggiora giorno dopo giorno e l’acqua entra dappertutto: nella cameretta dei bambini nella camera nostra, nella sala. Da quando è volata la guaina del tetto, in parte ancora pericolante, in casa viviamo con la paura che possano cederci pezzi di intonaco in testa. Non sappiamo più a chi rivlgerci".

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