Roma, grave il milanese accoltellato L’amico: un bravo papà, tifo per lui

Fendenti per una rapina, presi il cellulare e 20 euro. Tre marocchini arrestati per tentato omicidio. Il 46enne, che ha precendenti per droga, era all’uscita della stazione Termini quando è stato colpito

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di Marianna Vazzana

"Una persona sempre gentile e un bravo papà. Deve farcela". La descrizione e l’auspicio sono di un amico ed ex collega di Arturo Luca Battisti, milanese di 46 anni accoltellato con tre fendenti al torace domenica sera alla stazione Termini. Ora l’uomo, che secondo quanto appreso ha precedenti per droga, lotta tra la vita e la morte al Policlinico Umberto I. I presunti accoltellatori sono stati arrestati: tre marocchini tra i 40 e i 18 anni, senza fissa dimora e con precedenti per furti e rapine. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, coordinati dal pm Francesco Basentini che contesta ai tre il reato di tentato omicidio, l’autore materiale dell’accoltellamento è il quarantenne. In base a quanto ricostruito finora, l’accoltellamento è arrivato al culmine di un tentativo di rapina all’uscita della stazione Termini domenica alle 23.30: dopo aver sorpreso e colpito il quarantaseienne, gli aggressori gli hanno portato via il cellulare e venti euro.

Perché Arturo Luca Battisti era a Roma? Sul suo profilo Facebook scrive di vivere nella Capitale e di essere originario di Milano. "Qualche anno fa – racconta l’amico – lavoravamo insieme in un locale in zona Brera. Faceva il cameriere. Si era dato da fare con più lavori, anche come agente immobiliare. Ha un figlio adolescente: è un bravo papà".

Dopo l’arresto dei presunti aggressori, le indagini proseguono. "L’immediata identificazione dei presunti autori dell’accoltellamento in via Giolitti a Roma – commenta il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – dimostra l’efficacia dei servizi di polizia che stiamo svolgendo nelle principali stazioni italiane e nelle aree limitrofe". Ed è, "grazie alla reiterazione delle attività di controllo del territorio che le volanti della polizia sono intervenute immediatamente", conclude Piantedosi, "individuando i soggetti coinvolti tramite il sistema di videosorveglianza e la conoscenza diretta degli abituali frequentatori dei luoghi".

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